“Cosa cercavano i nostri nonni in una donna?”, da il Museo delle Case di Tolleranza di Davide Scarpa

Il Museo delle Case di Tolleranza dell’epoca fascista è una pagina di facebook curata da Davide Scarpa. Diversi ‘pezzi’ sono riportati in Arzyncampo e raggiungibili selezionando in Search ‘Case di tolleranza’.

Succedeva più di 100 anni fa… ma a quell’epoca, che cosa ricercavano gli uomini in una donna?..Tutto fuorché la VOLGARITÀ! …. L’unica cosa in grado di uccidere l’EROS e qualsiasi desiderio, è la volgarità! …E all’epoca si stava molto ben attenti a NON ESSERLO MAI! …Anche e sopratutto nelle case di tolleranza di una determinata “categoria”, pensate che le case di tolleranza più ricercate e più “care”, non erano assolutamente quelle in cui lavoravano indiscriminatamente più ragazze o le più giovani, ma dove (…al contrario di oggi!) le personalità altolocate di una certa età, trovavano una compagnia estremamente “selezionata”, sempre ADEGUATA alle varie situazioni!… In cui lavoravano anche donne mature, piene di fascino e mistero, impeccabilmente “PRESENTABILI” e capaci di sostenere una colta conversazione, ed essere sempre elegantemente e discretamente all’altezza delle situazioni e delle “confidenze fatte” (non solo di quelle intimamente personali e famigliari, ma anche e specialmente di quelle del mondo della politica e degli affari…) Un immenso bagaglio di “conoscenze”, che le TENUTARIE custodivano “gelosamente” come il più prezioso dei tesori, e che nel momento del bisogno sapevano “far fruttare benissimo”!

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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