"Con la morte non si tratta", romanzo di Bruno Morchio, Garzanti editore
Un giallo all’italiana, ovvero un filone ormai a successo garantito: prendi un detective italianissimo, magari dal passato burrascoso con tanto di condanna per terrorismo, naturalmente e felicemente divorziato da una moglie asfissiante, ponilo sul sellino di una Vespa 200 PX color amaranto e buona parte del gioco è fatta.
Bacci Pagano sarebbe il nostro genovesissimo “occhio privato”, in questo caso in missione nella splendida Sardegna. Una missione che si intreccia con la decisione della figlia, Aglaja, neodiciottenne, di raggiungerlo, fuggendo dalla madre dopo dieci anni di rifiuto di vedere quel padre reo di abbandono del tetto familiare.
La missione? Ritrovare il figlio tossicodipendente dell’unico arrestato dopo una rapina milionaria. Sparito dalla casa genovese, potrebbe essere tornato in Sardegna, alla ricerca dei complici del padre e di quel bottino sparito nel nulla.
Ma la ricerca si complica: Bacci viene ricevuto a pistolettate, conosce un’avvenente giovane francese sposa di un ormai morente ex immigrato misteriosamente arricchito ed intanto Clara, l’ex moglie, minaccia di mandare i Carabinieri per riportare a casa la figlia.
Un romanzo che … tiene compagnia fino all’ultima avvincente pagina.
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