“Ciao, nonna Mariuccia”, prosa lirica di Fabrizio Arzani

Eravamo tutti felici, quel giorno. Soprattutto tu: mamma, suocera e infine nonna e bisnonna delle tue “Rondinelle”

I tuoi occhi cercano il vuoto nel vuoto, la bocca si affanna spalancata nello stupore che suscita l’incontro con il tristo mietitore. Sarà lì con te, insieme ai nostri pensieri, a tenerti compagnia alla fermata di questa ultima stazione, in attesa di quel treno dove incontrerai di nuovo tutti: chi gioca a scacchi, chi cucina,… il nonno passerà a controllarti il biglietto, ti si siederà accanto, sorriderà congedando la cupa signora prima che il treno lasci il binario. E resterete insieme, come se vi incontraste di nuovo per la prima volta. Noi rimaniamo qui. Avremo cura di ciò che avete costruito, ne racconteremo le vicende e ne sorrideremo. Non ti ho nemmeno chiesto la ricetta delle polpette di patate…Ciao nonna

Parole a nome di tutti noi all’indomani del triste 25 settembre, un giorno prima del 93° compleanno di nonna Mariuccia

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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