Battesimo TAV, una grande farsa: le FS dei pochi italiani ricchi e furbi di serie A e gli altri s’arrangino col cesso chiuso

Protesta sabato in Centrale a Milano dei pendolari piacentini

contro i disagi causati dalla TAV

[ Foto da Libertà, quotidiano di Piacenza ]

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L’Alta Velocità, hanno ricordato Ettore Fittavolini e Franco Trespidi, leader della protesta dei pendolari piacentini che quotidianamente affrontano l’inferno degli orari dei treni da e per Milano, rallenta i regionali per dare la precedenza ai treni super veloci tra Rogoredo e Centrale. «Per far arrivare a Milano 9 coppie di Eurostar si fanno deviare 30 treni regionali che prima arrivavano in Centrale».

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Risultato? Sabato scorso, in occasione dell’inaugurazione della linea ad alta velocità, i combattivi pendolari piacentini loro malgrado sono arrivati in Centrale con un’ora di ritardo, comunque prontamente bloccati dalla Polizia lontano dalle telecamere mentre decine di personaggi in cappotto blu consumavano pasticcini e amabilmente conversavano in attesa del primo viaggio di Frecciarossa.

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Un clima da prodigio in corso: praticamente tutte le 25 linee in arrivo e partenza registravano ritardi non inferiori a 30 minuti ma, sui tabelloni, nessuna indicazione con conseguentemente i viaggiatori in procinto di partire o in attesa d’un convoglio in arrivo lasciati nel più totale sconcerto sotto l’occhio vigile dei celerini e degli ad di Trenitalia in smagliante divisa nuova.

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Questa ormai la situazione delle ferrovie italiane: tutto deve sembrare perfetto per quei pochi che viaggeranno sulle linee speciali a prezzi (per i paganti, se ce ne saranno) non certo modici. Per tutti gli altri, per chi deve viaggiare per motivi di lavoro, non resta che l’inferno dei ritardi. Insomma, anche qui si distingue tra i viaggi di chi non ha problemi a metter mano al portafogli (suo o di chi provvederà ai rimborsi) e i viaggi di chi invece quotidianamente deve muoversi per fatto di lavoro.

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Treni mega de luxe da un lato, per i pochi e ricchi, dall’altro carrozze chiuse, riscaldamento rotto, bagni inagibili e magari a loro volta chiusi, convogli deviati dalla Centrale sconvolgendo le abitudini dei lavoratori pendolari e i tempi morti, già lunghi, necessari per arrivare al luogo di lavoro. Con magari la prospettiva di una sonora multa per l’arrivo in ritardo al lavoro.

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Italia di serie A e Italia fuori gioco, campionato dei c.s.T.F. [ come sempre Tagliati Fuori ] allo sbaraglio nemmeno presi in considerazione (un alto dirigente delle ferrovie ha dichiarato che i ritardi, nella tratta da Piacenza a Milano, “sono colpa dei viaggiatori!”).

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www.sdamy.com/arriva-il-treno-superveloce-fre…

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Per ora, con l’entrata in vigore del nuovo orario, studiato proprio per dare la precedenza a messer Frecciarossa, le ferrovie sono riuscite ad inanellare addirittura la protesta del governatore lombardo, Roberto Formigoni, per nulla soddisfatto di quanto fatto per i lavoratori.

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Assenti invece per protesta formalizzata ufficialmente il Sindaco Roberto Reggi e Giancarlo Boiardi Presidente della Provincia di Piacenza, aventiniami che, sabato scorso, anziché presenziare all’inaugurazione dell’alta velocità si sono dedicati allo shopping di fine settimana. Con tanto di invio di diffida a Trenitalia per mancato rispetto di accordi sui tempi di percorrenza dei treni pendolari. Senza tuttavia riuscire a raccogliere la solidarietà del loro conterraneo Pierluigi Bersani, ministro del governo ombra, che non ha esitato nel farsi e godersi il primo viaggio del supertreno. In compagnia di decine di altre autorità che continueranno magari a viaggiare gratis o con rimborso spese trasferta a carico di qualche ente pubblico foraggiato con le tasse dei contribuenti. Forse per ossequio alla presenza .dell’esponente PD tutti i quotidiani (tranne Libertà, la fedifraga) hanno taciuto della protesta.

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Luci ed ombre, insomma, con l’assessore del Pirellone Raffaele Cattaneo che fa balenare l’ipotesi di stoppare Frecciarossa (vedremo Formigoni e magari la Moratti sui binari?) mentre i soliti noti, i funzionari delle ferrovie, puntano il dito contro quel giornale (Libertà, appunto per questo “la fedifraga) che quotidianamente dedica spazio e talvolta una pagina intera ai problemi dei viaggiatori, da Piacenza, Codogno, dal bass0 lodigiano.

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Risultati: mercoledi 17 dicembre il regionale delle 6,13 in partenza da Piacenza semplicemente ha dato forfait. Subito imitato dal convoglio in arrivo da Treviglio delle 7,21, dall’Eurostar in partenza da Brescia delle 7,40, dal Como delle 7,42.

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Niente altro che ritardi, invece, per decine di altri convogli. L’intercity Venezia-Milano, ad esempio, giunto in mattinata a Brescia con un’ora di ritardo mentre Carlo Pallavicini, consigliere comunale di Rifondazione comunista  a Piacenza, è arrivato da Bologna alle 19.40 con un ritardo “assolutamente sproporzionato”.

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Ancora una volta, concludendo, l’Italia di chi lavora e paga (ma non ha tutela alcuna) e l’altra Italia, quella dei soliti furbi.

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La protesta dei pendolari in Centrale, “chiusa” ad oltre 30 regionali

[ Foto Libertà, secondo funzionari Trenitalia quotidiano eretico di Piacenza ]

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C’era una volta un grande Movimento, 1968-77

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C’era una volta un Re, / un po’ vanesio invero, /

che avrebbe fatto parlar di sé / per quell’unione fuor di riga / baci appassionati, baci vietati, / violazione del  senso del pudore / giù in strada con compagna Contestazione. /

C’era una volta un Re,Sua Maestà il ’68 /

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 biaraven.wordpress.com/2008/05/

14 gennaio 1968, la terra trema nel Belice

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Preceduto da scosse minori e annunciate da tremendi boati, violente scosse di terremoto, 9 gradi della scala Mercalli.

La notte tra il 14 e il 15 gennaio morte e distruzione nella Valle del Belice, in Sicilia.

Salaparuta, Poggioreale, Gibellina e Montevago sono rasi al suolo, gravissimi danni in altri 16 Comuni.

370 morti, più di 1000 i feriti,

decine di migliaia i senzatetto, molti vecchi prendono la via del nord.

Saranno stanziati quasi 1.ooo miliardi di Lire.

Si arricchiranno furbi e mafiosi mentre i terremotati vivranno in tende e, poi, in baracche di lamiera.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a “Battesimo TAV, una grande farsa: le FS dei pochi italiani ricchi e furbi di serie A e gli altri s’arrangino col cesso chiuso”

  1. Ottimo intervento.

    Cari Signori!

    Per una ragazza di 8 anni servono urgentemente fondi per una operazione ad un rene malato. Chi vuole dare il suo CONTRIBUTO PREGO versare (anche spiccioli) a Paypal:

    [email protected]

    Grazie mille in anticipo e Dio vi benedirà.

    Forza ragazzi aiutiamola!!! E Dio sarà con voi!

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