Arte e poesia stasera in Val Vezzeno, “Pace, musica, colori e poesia” con Arzani, Bonomini, Ciavattini, Chiesa, Braibanti




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Piacenza: l’inceneritore a ridosso del Grande Placido Fiume

Olio su tela, di Carmelo Sciascia

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Stasera con inizio alle ore 20.40 la Società Operaia di Mutuo Soccorso propone a Gropparello un evento che, come annunciano le locandine, coniuga “Pace, musica, colori e poesia”. A Ferruccio Braibanti il compito di introdurre ‘ArtInsieme in Val Vezzeno tra arti e poesia’, ovvero un gruppo ormai affiatato che, ispirato dai racconti in versi e in prosa di Claudio Arzani, vedrà l’alternarsi di diverse espressioni artistiche.

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Innanzitutto l’esibizione di Dalila Ciavattini che, delle liriche di Arzani, darà lettura in un ambiente caratterizzato dall’esposizione dei quadri di Carmelo Sciascia. Siciliano, ex ferroviere con la passione dei dipinti che, con uno stile di richiamo dell’arte del novecento, alternano immagini dalla calda terra di Trinacria e angoli della nostra bassa, quella della zona di golena, ad un passo dal Grande Placido Fiume.

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Sul palco anche Fausto Chiesa, salito di recente all’onore delle cronache letterarie per la pubblicazione di saggi a contenuto storico e filosofico. Partendo dall’ultimo libro di Arzani, Vietato attraversare i binari Servirsi del sottopassaggio edito da Vicolo del Pavone, Chiesa proporrà un’analisi sul tema del viaggio col quale, usando la locomotiva come strumento, il poeta e scrittore sembra attraversare gli anni della nostra contemporaneità alla ricerca dell’affermazione di valori come giustizia, equità, pace e solidarietà.

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Infine Francesco Bonomini accompagnerà la lettura delle liriche eseguendo ballate con l’organetto diatonico, uno strumento antesignano e padre della fisarmonica in grado di suonare contemporaneamente la melodia e l’accompagnamento per cui non richiede presenza di altri strumenti. Uno strumento nato verso la metà dell’Ottocento, diffuso in tutto il mondo, legato alle tradizioni popolari, in Italia lo troviamo in Abruzzo, in Puglia, in Calabria dove viene usato per l’esecuzione di pizziche e tarantelle, in Sardegna, nelle valli alpine del nordovest (la cosiddetta Occitania che si estende dai Pirenei alla Val di Susa) e nel nordest in una vasta area che comprende Austria e Slovenia. Magistrali ballate eseguite con lo strumento arrivano infine anche da Germania, Svezia, Irlanda.

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Chi dunque accoglierà l’invito della Società Operaia di Mutuo Soccorso avrà modo di spaziare attraverso varie forme d’arte, passando da immagini poetiche talvolta imprevedibili (come la citazione di quel baobab che l’immaginario del poeta vede trapiantato in piazza grande a Pianello) a istantanee su tela di una realtà dove i colori grigi di un inceneritore si sovrappongono al verde della zona di golena del nostro fiume.

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Con un elemento unificante, quella bandiera nera con il simbolo pacifista, ormai simbolo consacrato del gruppo, che invita ad un sogno. Di pace, contro tutte le guerre.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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