Si snoda il cammino lungo la pianura,al bivio sale il sentiero verso il cielo,
sulla collina dominano antiche mura,
oltre porta maestra s’apre la città.
Rimbombano i passi sull’acciottolato,
s’allungano ombre tra le vecchie case,
sono annoiati gli stanchi destrieri
posti a trainare antiche vetture.
D’un tratto si apre una piazzetta,
alla fontana ti puoi abbeverare,
ora si tratta del Drago la contrada,
quindi a seguire Quercia e Pantera.
Inattesa si presenta scalinata,
occorre scendere antichi gradoni,
s’apre a stupita ammirazione
lo spettacolo di piazza, del Campo.
Nei giorni d’attesa della sfida del Palio,
a terra eran seduti un principe e una dama,
amore impedito, amore negato,
ma l’amore non è mai vano.
Ore ed ore a sospirare il suo viso ad ammirare quando i suoi occhi videro il suo volto si spense il sole, il mondo s’abbagliò.
Domina l’argento del disco lunare, leggera brezza movea larga gonna, ciò che nel Regno è impedito vissuto è in sogno in terra di Siena.
Quando a sera il Campo s’abbrunì Aneis e Sorin, sdraiati sul selciato, aprirono estesa arcata alare, s’alzarono al cielo, oltre l’alte torri.
Amore impedito, amore negato, ma l’amore non è mai vano, due ombre ballano sul Campo, è un sogno, sai, la terra di Siena.
Pubblicato da arzyncampo
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.
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