“Aneis e Sorin, amore in terra di Siena (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)”, lirica di Claudio Arzani

Piazza del Campo, Siena.
Olio su tela di Giorgio Gosti
Si snoda il cammino lungo la pianura,
al bivio sale il sentiero verso il cielo,
sulla collina dominano antiche mura,
oltre porta maestra s’apre la città.

Rimbombano i passi sull’acciottolato,
s’allungano ombre tra le vecchie case,
sono annoiati gli stanchi destrieri
posti a trainare antiche vetture.

D’un tratto si apre una piazzetta,
alla fontana ti puoi abbeverare,
ora si tratta del Drago la contrada,
quindi a seguire Quercia e Pantera.

Inattesa si presenta scalinata,
occorre scendere antichi gradoni,
s’apre a stupita ammirazione
lo spettacolo di piazza, del Campo.

Nei giorni d’attesa della sfida del Palio,
a terra eran seduti un principe e una dama,
amore impedito, amore negato,
ma l’amore non è mai vano.
Ore ed ore a sospirare 
il suo viso ad ammirare
quando i suoi occhi videro il suo volto
si spense il sole, il mondo s’abbagliò.

Domina l’argento del disco lunare,
leggera brezza movea larga gonna,
ciò che nel Regno è impedito
vissuto è in sogno in terra di Siena.

Quando a sera il Campo s’abbrunì
Aneis e Sorin, sdraiati sul selciato,
aprirono estesa arcata alare,
s’alzarono al cielo, oltre l’alte torri.

Amore impedito, amore negato,
ma l’amore non è mai vano,
due ombre ballano sul Campo,
è un sogno, sai, la terra di Siena.


Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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