“Aiuto, Poirot”, romanzo di Agatha Christie, Giallo Mondadori, 2004

Il secondo libro che racconta delle gesta di Hercule Poirot, investigatore belga trasferito in Inghilterra e passato dal ‘pubblico’ al privato. Aiuto, è la richiesta che gli arriva tramite lettera dalla Francia, come ci racconta l’amico Hastings che lo accompagnerà. Nessuna esitazione infatti ad attraversare la Manica ma, giunti a Calais nella villa del miliardario, scoprono che l’uomo, come racconta la moglie, è stato rapito nella notte da due mascherati forse d’origini sudamericane e da questi ammazzato con una pugnalata alla schiena a poca distanza da casa. Incaricato ufficialmente dell’indagine l’ispettore Giraud che ritiene Poirot un vecchio fossile del tutto inadeguato alle nuove tecniche di investigazione. Non da meno del resto l’opinione di Poirot che, viceversa, ribadisce la validità del metodo deduttivo basato non solo sui rilievi concreti che, talvolta, possono essere indirizzati dallo stesso omicida per deviare le supposizioni e i rilievi degli investigatori. La situazione infatti si rivelerà particolarmente intricata, un fitto mistero avvolge il passato del defunto e altrettanto misteriosi i suoi rapporti con la moglie (apparentemente d’intenso amore), delle frequente visite che gli porta (a insaputa della moglie?) una bellissima vicina. Per infine tacere di quella lettera trovata nelle tasche del suo soprabito a firma di una altrettanto misteriosa Belle che gli dichiara immenso ammore. Ma che dire del figlio, Jack, inviato dal padre a Buenos Aires e che invece del tutto inatteso si presenta nella villa per piangere sulle spalle della madre. Insomma un giallo intricato scritto da Agatha nel 1923 che la conferma regina incontrastata del giallo, maestra di riferimento dei tanti scrittori (o presunti tali) che oggi raccontano le vicende di decine di commissari riempiendo gli scaffali delle librerie. Nominata nel 1971 dalla Regina Elisabetta “Dama dell’Impero” (una delle tante “inglesate”), vincitrice di numerosi attestati tra cui il Grand Master Award, leggerla è non solo piacevole, intrigante, appassionante ma soprattutto coinvolgente nel tentativo (vano) di intuire il finale, naturalmente sorprendente.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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