Ai ‘mercoledì coi grilli per la testa’ in via Roma al 163 Graziano Gessi presenta “Parole dell’Anima – Le poesie di quarantanni di emozioni e sentimenti”

Graziano Gessi, piacentino classe 1963, già idraulico, falegname, tecnico gestione caldaie in ospedale, oggi pensionato anzi, come preferisce definirsi “un uomo in ferie a tempo indeterminato”, propone il racconto delle emozioni e delle vicende della sua vita attraverso 61 poesie raccolte nel volume “Parole dell’Anima”. Una vita complessa, quella di Graziano: già in tenera età, per motivi di salute, deve allontanarsi dal clima della nostra città, viene mandato in collegio a Chiavari, dove l’aria che si respira è sicuramente più salubre ma la lontananza dalla famiglia e dalla sua terra incide: il bambino sviluppa un carattere chiuso, tende alla solitudine tantoché lui stesso si definisce “burbero”. Per sua fortuna però incontra la letteratura: il primo libro, “I ragazzi della via Pal”, col quale scopre di poter viaggiare nell’infinito mondo della fantasia e, crescendo, arriva ai grandi poeti, Pascoli e Leopardi, infine scopre le storie e le avventure di Edgar Allan Poe, Jack Kerouac, John Fante. Intanto a 12 anni torna a vivere nella sua Borgotrebbia, conclude il ciclo di studi obbligatorio e a 14 anni è già al lavoro, come manovale edile. I fatti della vita dunque lo allontanano dagli studi ma lui legge, tutto quello che trova e che può, sviluppando una cultura da autodidatta che lo spinge a scrivere emozioni e vicende di vita nei suoi diari e, questo, fino alla pensione quando, anche su stimolo della zia della moglie professoressa di lettere, decide di dare organicità ai suoi appunti, partecipa ad alcuni concorsi ottenendo riconoscimenti e infine, nel 2023, finalmente decide di passare alla stampa una selezione delle poesie che raccontano un arco di almeno 40 anni della sua vita.

Non é certo facile muoversi nel complesso mondo dell’editoria soprattutto quando l’oggetto è un’opera in versi. Come dice un noto proverbio, “carmina non dant panem”, comporre poesia è desiderio di molti ma, tranne pochi casi, i poeti non realizzano fortuna con i loro versi.

Graziano, però, caparbio, non demorde, trova la disponibilità di una piacentina, Francesca Arcelloni, direttrice di una casa editrice di Pontedera (PI) e il gioco è fatto.

Graziano Gessi, poeta piacentino

Mercoledì 6 marzo dunque alla Scuola Azzurra di via Roma al 163, per il ciclo di incontri letterari con scrittori e poeti piacentini “i mercoledì coi grilli per la testa”, verranno proposte letture di alcune delle 61 liriche presenti nel libro: da quelle della fase diciamo più malinconica della vita di Graziano (che lui stesso indica dal 1980 al 1999, con le storie e le vicende di “un’Anima triste e sola che si perde nel buio più profondo”), fino agli anni dal 2000 ad oggi, quando quell’Anima vede la luce e ritrova la strada e, guarda caso, incontra la donna che è l’amore della sua vita, Ilaria. Sarà lo stesso poeta a proporre alcune letture, alternandosi con Dalila Ciavattini e con il drammaturgo Giorgio Tosi.

La serata, moderata come di consueto da Claudio Arzani, scrittore e poeta a sua volta, si concluderà infine con il saluto finale del presidente Bernardo Carli e il rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole promotrice, oltreché di iniziative di supporto agli immigrati stranieri e comunque in generale agli ultimi del nostro Paese, dei ‘mercoledì coi grilli per la testa’, iniziativa letteraria culturale che offre un’opportunità agli scrittori e ai poeti presenti nel nostro territorio contribuendo nel contempo alla valorizzazione della zona di via Roma quale parte attiva della vita cittadina.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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