Ai “mercoledì coi grilli per la testa” il 28 febbraio, in via Roma al 163, Paola Cerri e Giulia Pecis Cavagna presentano il libro “Memorie e racconti di vite all’estero – Storie dei nostri emigranti con l’Italia nel cuore”

Paola Cerri e Giulia Pecis Cavagna, piacentina del sasso la prima, bergamasca d’origini la seconda ma ormai da anni radicata nel nostro territorio, entrambe insegnanti, oggi vivono in Val Vezzeno, zona da sempre interessata da un rilevante movimento migratorio tanto dopo le difficoltà economiche conseguenti alla prima Guerra Mondiale quanto alla miseria del periodo pre boom economico degli anni ’60 poi. 

Periodi nel nostro Paese caratterizzati dalla mancanza di lavoro, dalle ristrettezze economiche, dalla necessità di partire verso la Francia, Londra, la Svizzera o addirittura il Venezuela dove lo sviluppo economico garantiva la speranza di un futuro. Oggi la maggior parte di quei migranti, generalmente fatta fortuna, é tornata nel paese d’origine o comunque ha maturato la possibilità dell’acquisto di un casa a Gropparello, Morfasso, Lugagnano, Vernasca, nei rispettivi luoghi d’origine, per tornare tra amici e parenti nel periodo delle vacanze. 

L’idea del libro parte praticamente nel 2019, da Luigi Bonomi e dalla Festa dell’Emigrante di Groppovisdomo: nell’occasione Luigi sente l’opportunità di raccontare la storia dei suoi genitori, ne parla con Giulia, insegnante nelle scuole medie di Gropparello che, tramite il presidente della Pro Loco, Romano Bergonzi, trova il contatto con Paola, a sua volta insegnante appassionata di letteratura e dello scrivere, già autrice di diversi racconti pubblicati in antologie locali. Insieme, a partire da agosto 2022, raccolgono le storie di 24 migranti piacentini e a maggio 2023 esce il libro che riafferma il valore delle radici dalle quali si proviene, la consapevolezza delle proprie origini che comunque lascia il segno e così trovano racconto e testimonianze storie che vale la pena ricordare, che sarebbe un peccato andassero perse nell’oblio e nella nebbia del tempo che passa. 

Il libro, 356 pagine di storie e interviste, edito da Lir edizioni in collaborazione con Proloco Groppovisdomo

Mercoledì 28 febbraio alle ore 18.00 dunque le due autrici porteranno il libro con le storie dei nostri migranti  in via Roma al 163 alla Scuola Azzurra dell’associazione Fabbrica&Nuvole nell’ambito del ciclo letterario ‘i mercoledì coi grilli per la testa’ per proporre le vicende di 24 “ragazzi e ragazze” che negli anni d’oro della loro gioventù, soprattutto dalle nostre campagne e dalle nostre valli sono partiti alla ricerca di una possibilità che nel nostro BelPaese sembrava impossibile trovare. Quali opportunità di lavoro hanno trovato, come sono stati accolti in quanto stranieri? Ovviamente ogni esperienza fa storia a sé ma nell’insieme possiamo affermare che gli italiani hanno saputo farsi rispettare e raggiungere l’obiettivo voluto di costruirsi un futuro. Un libro quindi unico nel suo genere che, anche se i tempi sono molto diversi e altrettanto diverse le caratteristiche dei fenomeni di migrazione odierni, potrà essere di stimolo e di guida per chi decide oggi, magari con una laurea in tasca e un curriculum professionale già di tutto rispetto, di cercare il proprio futuro oltre confine.

La serata come di consueto sarà moderata da Claudio Arzani, scrittore e poeta a sua volta, per concludersi infine con il saluto finale del presidente Bernardo Carli e il rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole promotrice oltreché di iniziative di supporto agli immigrati stranieri e comunque in generale agli ultimi del nostro Paese, dei ‘mercoledì coi grilli per la testa’, iniziativa letteraria culturale che offre un’opportunità agli scrittori e ai poeti presenti nel nostro territorio oltreché un impegno di valorizzazione della zona di via Roma quale parte attiva della vita cittadina.

Paola Cerri e Giulia Pecis Cavagna, le due autrici

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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