Ai “mercoledì coi grilli per la testa”, la rassegna letteraria di Fabbrica&Nuvole, mercoledì 10 aprile in via Roma al 163 Francesco Saverio Bascio presenta il libro “Comu Crusta a la Muddica”, raccolta di poesie in siciliano con a seguire la lettura in italiano da parte di Dalila Ciavattini.
Francesco Saverio Bascio, classe 1956, originario di Campobello di Mazara (TP) paese oggi tristemente famoso per i ben noti fatti di cronaca negativi, propone in via Roma al 163 alla Scuola Azzurra dell’associazione Fabbrica&Nuvole nell’ambito del ciclo letterario ‘i mercoledì coi grilli per la testa’ il suo libro “Comu Crusta a la Muddica” col quale, in versi, innanzitutto ‘canta’ della bellezza della sua terra. “Francesco”, chiosa la maestra Anna Maria Bono, siciliana a sua volta, “é come l’Etna, un vulcano in continua eruzione di pensieri e sentimenti, é un torrente impetuoso che trascina con sé le anime che si accostano alla sua, è il sole cocente che riscalda i cuori dei suoi lettori per aprirli alla speranza di un mondo migliore”.
Una vita di lavoro, a partire dal negozio di frutta e verdura aperto con la moglie Emilia a Campobello fino al giorno della “bussatina”. Ma lui, Francesco, ha scelto la dignità della coerenza e dell’onestà: nessun compromesso con la delinquenza. Pur di non piegarsi hanno scelto la partenza lavorando duro nell’edilizia, arrivando in Olanda prima e nella nostra Piacenza poi dove purtroppo un grave infortunio ne ha compromesso la salute ma lui non si è mai arreso, ha sempre lottato con il coraggio e la forza di un leone. Oggi Francesco e la moglie Emilia abitano a Carpaneto anche se appena possibile tornano nella loro Sicilia.
La scrittura è una passione che ha trovato espressione qualche anno fa con la pubblicazione della sua prima silloge, “Atto d’amore” proseguita ora appunto con “Comu Crusta a la Muddica”, raccolte di scritti poetici coi quali il poeta, già oggetto di numerosi riconoscimenti e premiazioni, esprime condanna per i comportamenti delinquenziali, le ingiustizie sociali, l’atrocità della guerra, il dramma dei migranti. Nei suoi versi troviamo la dignità degli umili e dei loro mestieri, il lattaio, il venditore ambulante, il contadino, gente il cui mondo è caratterizzato da duro lavoro, pazienza, determinazione e, a volte, anche da sfruttamento. La storia contadina della sua amata Sicilia, che è stata caratterizzata dalle differenze rurali tra poveri e ricchi, tra forti e deboli dove il proprietario dei terreni si sentiva padrone della natura e dei suoi frutti senza tenere in debito e doveroso conto le aspettative delle maestranze, sia che fossero braccianti o mezzadri o piccoli proprietari che spesso, per una vita migliore, alla fine hanno dovuto emigrare verso terre lontane. Nei versi di Francesco così troviamo il sogno di una società meno iniqua e più equa, caratterizzata da principi di solidarietà, onestà e umiltà.
La serata sarà caratterizzata dalla recita delle poesie in siciliano da parte di Francesco e a seguire dalla lettura in italiano proposta da Dalila Ciavattini mentre come di consueto condurrà Claudio Arzani, scrittore e poeta a sua volta, per concludersi infine con il rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole promotrice della rassegna letteraria ‘i mercoledì coi grilli per la testa’.