Ai “mercoledì coi grilli per la testa” il 10 aprile 2024 alle ore 18 in via Roma al 163 Francesco Saverio Bascio recita le sue poesie in siciliano seguite dalla lettura in italiano di Dalila Ciavattini

Ai “mercoledì coi grilli per la testa”, la rassegna letteraria di Fabbrica&Nuvole, mercoledì 10 aprile in via Roma al 163 Francesco Saverio Bascio presenta il libro “Comu Crusta a la Muddica”, raccolta di poesie in siciliano con a seguire la lettura in italiano da parte di Dalila Ciavattini.

Francesco Saverio Bascio, classe 1956, originario di Campobello di Mazara (TP) paese oggi tristemente famoso per i ben noti fatti di cronaca negativi, propone in via Roma al 163 alla Scuola Azzurra dell’associazione Fabbrica&Nuvole nell’ambito del ciclo letterario ‘i mercoledì coi grilli per la testa’ il suo libro “Comu Crusta a la Muddica” col quale, in versi, innanzitutto ‘canta’ della bellezza della sua terra. “Francesco”, chiosa la maestra Anna Maria Bono, siciliana a sua volta, “é come l’Etna, un vulcano in continua eruzione di pensieri e sentimenti, é un torrente impetuoso che trascina con sé le anime che si accostano alla sua, è il sole cocente che riscalda i cuori dei suoi lettori per aprirli alla speranza di un mondo migliore”. 

Una vita di lavoro, a partire dal negozio di frutta e verdura aperto con la moglie Emilia a Campobello fino al giorno della “bussatina”. Ma lui, Francesco, ha scelto la dignità della coerenza e dell’onestà: nessun compromesso con la delinquenza. Pur di non piegarsi hanno scelto la partenza lavorando duro nell’edilizia, arrivando in Olanda prima e nella nostra Piacenza poi dove purtroppo un grave infortunio ne ha compromesso la salute ma lui non si è mai arreso, ha sempre lottato con il coraggio e la forza di un leone. Oggi Francesco e la moglie Emilia abitano a Carpaneto anche se appena possibile tornano nella loro Sicilia.

Francesco Saverio Bascio, poeta

La scrittura è una passione che ha trovato espressione qualche anno fa con la pubblicazione della sua prima silloge, “Atto d’amore” proseguita ora appunto con “Comu Crusta a la Muddica”, raccolte di scritti poetici coi quali il poeta, già oggetto di numerosi riconoscimenti e premiazioni, esprime condanna per i comportamenti delinquenziali, le ingiustizie sociali, l’atrocità della guerra, il dramma dei migranti. Nei suoi versi troviamo  la dignità degli umili e dei loro mestieri, il lattaio, il venditore ambulante, il contadino, gente il cui mondo è caratterizzato da duro lavoro, pazienza, determinazione e, a volte, anche da sfruttamento. La storia contadina della sua amata Sicilia, che è stata caratterizzata dalle differenze rurali tra poveri e ricchi, tra forti e deboli dove il proprietario dei terreni si sentiva padrone della natura e dei suoi frutti senza tenere in debito e doveroso conto le aspettative delle maestranze, sia che fossero braccianti o mezzadri o piccoli proprietari che spesso, per una vita migliore, alla fine hanno dovuto emigrare verso terre lontane. Nei versi di Francesco così troviamo il sogno di una società meno iniqua e più equa, caratterizzata da principi di solidarietà, onestà e umiltà. 

La serata sarà caratterizzata dalla recita delle poesie in siciliano da parte  di Francesco e a seguire dalla lettura in italiano proposta da Dalila Ciavattini mentre come di consueto condurrà Claudio Arzani, scrittore e poeta a sua volta, per concludersi infine con il rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole promotrice della rassegna letteraria ‘i mercoledì coi grilli per la testa’.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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