Sono ormai passati due anni, dall’uscita del mio ultimo libro. Da allora idee molte ma produzione carta stampata nulla. Con, non lo nego, un certo qual rammarico. L’emozione di ‘creare’ un libro, il piacere di averlo finalmente in mano, la gratificazione di organizzare rap-presentazioni, di incontrare persone, di vedere il libro acquistato con successivi commenti di gradimento. Tutto diventa momenti di arricchimento, di piacere, di soddisfazione. Poi, appunto, ecco il silenzio. Il lavoro, quello ‘ufficiale’, quello che mi garantisce vitto e alloggio (lo stipendio per pagare il conto al supermercato e il mutuo casa alla banca), mi assorbe quasi completamente, lasciando pochissimo spazio ad altre attività e, in questo senso, già ‘pubblicare’ un post al giorno qui, in Arzyncampo, risulta impegno non da poco.
Per questo passare in libreria al Centro Commerciale Gotico, ovvero l’Ipercoop al Montale (Piacenza, ovviamente), e trovare esposto nella bacheca “stampa locale” un mio libro è stato … lo stimolo per concretizzare i progetti che da tempo vagano nel limbo delle buone intenzioni che non trovano concrete realizzazioni.
“Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio“, una raccolta di racconti in versi e in prosa stampato nel 2009, dieci anni fa, con una casa editrice che già da qualche anno ha chiuso i battenti. A detta di Lidia, la migliore delle mie pubblicazioni. Ma, mi sono chiesto, da quale magico cappello l’ha pescato addirittura in due copie la libreria? Poi ho ricordato ed ecco la sorpresa nella sorpresa: quando nel 2016 venne pubblicato “Il soffio del vento” e la libreria ne chiese copie, portai anche un paio di copie di “Vietato attraversare …” che all’epoca vennero accettate ma mai esposte. Ora, chissà perché, peraltro in occasione del decennale dall’uscita, eccole riesumate da qualche sotterraneo e l’autore eccolo pimpante, sorridente, gongolante. In attesa della prossima uscita, quando verrà. Per ora non mi è rimasto altro da fare che uscire canticchiando quelmotivetto che fa “la Coop sei tu, chi può darti di più …“