A San Giorgio i Sogni d'autore tra pennellate, note e poesia [ l'articolo sul quotidiano Libertà ]


San Giorgio piacentino, 22^ rap-presentazione, 27 novembre 2011, salcone d'onore del Castello, tema Sogni di autori, con lectio magistralis di Carmelo Sciascia sul concetto del bello nell'arte per poi ascoltare le cantore Sabrina De Canio e Dalila Ciavattini cantare della poesia di Claudio Arzani ed infine gustare delle magistralmente suonate ballate popolari di Francesco Bonomini e Roberta, nel segno del sogno di pace, amore, no alla guerra, no al nucleare, si ad un mondo equo

 

Un sogno può avere molte dimensioni e una di queste può essere quella di intrecciare, nello stesso luogo e nello stesso momento, pittura, filosofia, poesia e musica. È quanto hanno cercato di fare, domenica pomeriggio a San Giorgio, i protagonisti di Sogni di autori, happening artistico letterario organizzato dal circolo L'Alternativa.

A fare da cornice all'evento, nel suggestivo salone d'onore del castello comunale, c'erano una quindicina di quadri di Carmelo Sciascia. La pennellata calda e mediterranea dell'autore ha impresso sulla tela paesaggi siciliani ma anche scorci di terre piacentine e un omaggio a Venezia.


Carmelo Sciascia, poeta con colori e pennello nel gruppo ArtInsieme


Ai tanti spettatori di San Giorgio Sciascia ha poi proposto domenica un'interessante relazione sulle forme del bello. Partendo dai canoni classici, l'excursus dell'artista ha cavalcato i secoli, ricordando i motivi ispiratori della filosofia di Artistotele, Pitagora e Platone, arrivando poi al senso dell'ordine e della perfezione tracciato da Dante nel suo Paradiso. Sempre tenendo come motivo ispiratore un libro sul tema pubblicato dal celeberrimo filosofo e docente Remo Bodei, Sciascia ha ricordato anche l'opera di Sant'Agostino, che ravvisava l'idea di bellezza nella semplicità e armonia. Interessante anche il riferimento all'iconografia cristiana e all'utilizzo del "brutto" per simboleggiare il peccato.

La passeggiata dell'autore nelle diverse epoche è proseguita tra Kant, Cubismo e introduzione di nuovi materiali (come ferro e acciaio nelle opere d'arte) per concludersi tra Rilke e le sue elegie duinesi e Nietzsche. «Cerchiamo di avere una visione positiva della vita – è stato il messaggio finale di Sciascia – amiamo ciò che ci circonda, innamoriamocene e lasciamoci sedurre sempre».

 
Venezia, meta agognata di tutti i sogni

«Il sogno – gli ha poi fatto eco il poeta Claudio Arzani, secondo protagonista del pomeriggio a San Giorgio – non è altro che il pennello con cui possiamo colorare una realtà, spesso grigia».

Sabrina De Canio e Dalila Ciavattini hanno recitato alcune significative "poeselle" («poesie e novelle», come da lui stesso definite) dell'autore.

 
Le due cantore lettore, Dalila e Sabrina

Se l'amore ha fatto da motivo ispiratore della scelta di un primo nucleo di componimenti, Arzani non ha voluto poi tralasciare altri temi forti, di impegno sociale, della sua lirica. Ne è risultato un mosaico vibrante sia delle declinazioni del sentimento sia di pungenti riferimenti alla pace, al nucleare e alla giustizia.


Claudio Arzani con alle spalle la piccola chiesa di Mortizza
che può diventare, vista con gli occhi del poeta o dell'artista,
Notre Dame de Mortiss

I versi sono stati impreziositi dalle ballate di Francesco Bonomini e del suo organetto diatonico, suonato insieme a Roberta.


Francesco Bonomini e Roberta.
Con un rammarico, l'ingeneroso spazio concesso dalla giornalista alla poesia e alla musica che hanno caratterizzato la seconda parte della rap-presentazione. Purtroppo prima del diletto vien la mamma e quel dovere inderogabile le ha imposto di correre a casa  praticamente a rap-presentazione iniziata (ovvero terminata la lectio magistralis – come l'ha definita Giorgio Picchioni, fotografo d'eccellenza – di Carmelo). Così della standing ovation finale, del ritmico scandire, da parte dei 35 del pubblico in piedi, le note dell'ultima ballata che accompagnava il no alla guerra dell'ultima lirica, '
Nel cielo di Nassiriya', la giornalista Silvia nulla ha percepito. Per la gioia del suo bimbo che a casa l'attendeva, il futuro di questo nostro mondo di caste e  di bombe che cadono dal cielo per volontà di chi pensa solo a sè stesso e non al futuro del pianeta.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.