A Radio Sound95 le poesie e i sassi d’autore della piacentina Carla Delmiglio introdotta da Giusy Cafari Panico

Carla al Piccolo Museo della Poesia di via Pace a Piacenza al reading “la poesia delle donne” domenica 8 marzo

A Poetry Break, come accade spesso, ecco un autore in carne ed ossa e perdipiù della nostra città, Piacenza! Per la prima volta ospite una donna, una poetessa sensibile, un’artista a tutto tondo che sarà tra le protagoniste di un evento organizzato dal Piccolo Museo della Poesia, in Piazzetta della Pace, a due passi dal Duomo Piacentino, domenica otto marzo in occasione della festa della donna.

Carla Del Miglio, figlia, moglie, madre e giovanissima nonna di una splendida bambina, Agata, coniuga lavoro, famiglia e arte in modo splendido. Ha pubblicato da poco il libro di poesieFrammenti di pensiero” che contiene molte liriche introspettive e piene di squarci e visioni di mondi e colori tutti da scoprire.
All’attività di poetessa, infatti Carla affianca quella di pittrice ed i particolare di pittrice di sassi, quelli del nostro fiume Trebbia, che trasforma in vere e proprie opere d’arte e che espone in mostre dedicate o addirittura proprio sul fiume.
Per farvela conoscere meglio, estrapolo qualche riga dal suo interessantissimo blog www.cuoredisasso.it
 
Ciao, sono Carla, è difficile presentarsi così, con due parole, si rischia di non dire niente che ti identifichi veramente.
Diro’ di me poche cose, sono stata per tantissimi anni vittima di una timidezza limitante e ad un certo punto della mia vita ho deciso di uscirne cercando di comunicare utilizzando i mezzi che più mi appassionano: la scrittura, da qui il libro di poesie “Frammenti di pensiero”, la pittura su sasso e perchè no, proprio questo blog.
Vorrei che mi conosceste poco a poco proprio attraverso questo modo di comunicare così nuovo per me, ma forse non per voi.
Amo scrivere poesie o testi che in genere servono per chiarirmi meglio le idee, impressionare su un foglio di carta i miei pensieri è sempre stato un modo per renderli concreti.
Donandogli uno spazio fisico mi pare di poterli meglio riordinare come se fossero oggetti fuori posto. 
Amo dipingere soprattutto sui sassi che raccolgo al fiume, credo di amare tanto ma sono ancora piena di dubbi e domande, cosa dite se proviamo a parlarne insieme?”
Carla ha scelto di proporci questo brano, letto da lei stessa (a fondo pagina i link per poterla ascoltare, ndr)
 
Chi sono?
 
Inevitabilmente deluderò
quella parte di te
che si ostina a pensar bene di me
Chi sono?
Inutile dire chi sono
Sono come mi vedi oggi
Sono come mi senti ora
Sono mille
Sono quanti siete voi oggi
mille tu
e mille io
per mille loro
non per questo non sono io
una e unica
ma quella che vedo
riflessa nel mio benevolo specchio
o nel tuo occhio d’amante
è solo una parte di me
armonicamente unita
alle mille parti di me che voi vedete
perfezione dell’imperfezione
coerenza dell’incongruenza
perché sono viva
 
E’ un brano intimistico ma insieme anche caleidoscopico, che nasce da una visione personale capace di allargarsi tuttavia anche agli altri.
A questa lirica, durante la trasmissione in radio, ho abbinato una recente canzone di uno dei nostri rocker più popolari, ovvero Ligabue con la sua “Siamo chi siamo”, un testo in cui trovo una rispondenza con il testo di Carla specialmente nelle parole “Conosco le certezze dello specchio e il fatto che da quelle non si scappa e ogni giorno mi è più chiaro che quelle rughe sono solo i tentativi che non ho mai fatto”. Musica e poesia ancora insieme quindi qui a Poetry Break!
 
A cura di Giusy Cafari Panico comelalunadigiorno.blogspot.com
© Radio Sound Piacenza 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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