A muso duro, Piazza San Pietro, giugno 2005, confronto estremo tra Civiltà Cattolica e Islam (walking in Rome n. 5/7)

[ “Piazza San Pietro”, olio su tela, di Gian Paolo Pannini ]

[ www.arsetfuror.com/r1Mostra04.htm ]

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Quant’è bella Roma di prima mattina.  Salire su un metrò non ancora intasato dai turisti, fino al capolinea, fermata Ottaviano San Pietro.

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Lentamente deambulare lungo via Ottaviano respirando a pieni polmoni l’aria ancora tersa, resa fresca dalla tiepida notte romana e non ancora impestata dal traffico caotico delle ore di punta. Mentre si sollevano le saracinesche e dalle finestre arrivano sulla strada i rumori delle tazze per la colazione e le voci assonnate di chi s’è appena svegliato in attesa di presentarsi in ufficio alle dieci.

[ Capriccio romano con arco trionfale, la piramide di Caio Cestio, San Pietro in Vaticano e Castel Sant’Angelo ]

[ Bernardo Bellotto, Francesco Zuccarelli ]

[ www.italica.rai.it/…/art/neoclassicismo/7.htm ]

A Roma, rispetto al resto del BelPaese la “carburazione” lavorativa è lenta. S’inizia tardi, salvo poi attardarsi fino a tarda sera. Un segnale inequivocabile?  Il flusso del traffico, certo.

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E i ristoranti.  Provare per credere: presentatevi all’ingresso all’ora canonica della cena, tra le 19 e trenta e le 20: vi guarderebbero come marziani e mangereste in una sala assolutamente deserta.

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Ripetete la stessa scena tra le 21 e le 22. Avviatevi verso uno qualunque dell’incalcolabile numero di trattorie, risporanti, spuntinerie, spaghetterie e vi incrociate con l’uscita dall’ufficio di avvocati, notai, commercialisti per tacer dei politici, di cantanti e di qualche soubrette (quelle che ancora non fanno spettacolo ed hanno lavorato solo alle prove).  Insomma, rischiate di non trovare un posto neanche pagandolo a peso d’oro. 

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Così, alla mattina, mentre il popolo romano apre le finestre sulle rose in fior, tra le sette e ancora ancora fin verso quasi le nove ti puoi godere Roma in carburazione lenta. 

[ “Stazione di San Pietro”, olio su tela di Francesco Moi ]

[ www.moif.it/arte.htm ]

Con Dalila ci ritroviamo in una lenta processione.   Non siamo tanti ma il flusso dei pellegrini cresce mano a mano che s’avvicina San Pietro.

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Piazza del Risorgimento delimitata su un lato dal muro del Vaticano, dei Musei Vaticani.  Via di Porta Angelica con un proliferare di vetrine stracolme di ricordini, foulard, statuette in plastica, in legno, immagini di Giovanni Paolo II, calendari, fotografie, bandiere, libri del Papa e sul Papa, Santa Rita, Sant’Antonio, Sant’Eufemia, Tuttisanti, reliquie originali made in Taiwan.

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Una processione lenta lenta che s’accresce sempre più, di fedeli, di curiosi, di penitenti, di omittenti. Suore, preti, polacchi, tedeschi, giapponesi, italiani. 
Riflusso religioso? Amore per l’arte? Visita al Papa (
Giovanni Paolo II, ndr) che, ancora caldo nella tomba, già lo si vorrebbe Santo oppure visita alla meraviglia della Pietà di Michelangelo.

[ “Variazioni su San Pietro”, olio su tela, di Emanuele Turatti ]

[ it.geocities.com/daevial/arte/vaticano.htm ]

Piazza Pio XII, Piazza San Pietro, luogo di festa permanente, di osanna, di devozione.
Ovvero transenne, transenne, transenne ovunque transenne. E poliziotti. Cani poliziotto, stupendi lupi che vigilano sul lento deflusso dei pellegrini, di chi viene, di chi va, di chi ciondola un po’ qui e un po’ là.

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Il movimento dei visitatori viene convogliato a destra della piazza, si passa tra le colonne dove sono installati i metal detector.  Si forma una coda non trascendentale ma lunga qualche centinaio di metri.

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Il prezzo da pagare allo scontro di civiltà in atto.  Bush e il terrorismo. Truppe d’assalto in Afghanistan e in Irak. Obiettivo Twin towers, subway londinese e treni pendolari madrileni. Mondo occidentale e mondo orientale. Minoranza cattolica e maggioranza islamica a confronto.

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A muso duro.  Tempi moderni. In coda, sotto il sole (ancora clemente, data l’ora), con un filo di paura.

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.[ “Veduta del Tevere a castel Sant’Angelo con la basilica di San Pietro sullo sfondo” ]

[ Jacques Carabain ]

[ www.paoloantonacci.com/collezione.htm ]

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Walking in Rome: oltre alla presente, proposte per ora 4 delle complessive 7 istantanee del “passaggio” nel 2005:

Espresso by night 1911 … [ Arzyncampo 18 settembre ]

Quanto sei bella Roma, la mattina … [ Arzyncampo, 29 settembre ]

Edvard munch, pittore poeta … [ Arzyncampo, 1 ottobre ]

Alberto Canal detto Canaletto, paesaggista … [ Arzyncampo, 11 ottobre ] 

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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