Luca era contento. Quel giorno, quel 1° maggio 1986 era spuntato un buon sole e papà ne aveva approfittato per organizzare un’uscita ‘fuori porta’, a Roncaglia, non troppo lontano da Caorso. Vero, c’era un po’ di vento, ma che ne sapeva lui che quel vento portava una pioggia invisibile, impalpabile, impossibile, dai lontanissimi cieli dell’Est? “Non c’è da preoccuparsi”, avevano titolato i quotidiani ma dopo i rilievi dei giorni successivi il Governo vietò la vendita di latte fresco e delle verdure.
La storia di Luca apre “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo” (Pontegobbo edizioni) che l’autore, Claudio Arzani, presenterà domani 22 ottobre alle ore 17,00 a Castell’Arquato nella suggestiva location della Piazza Monumentale su iniziativa dell’Associazione Terre Piacentine. Ad affiancarlo Diana Lucia Medri, nata a Krasnopole in Bielorussia, a poca distanza da Chernobyl, oggi nel nostro Paese con la sua nuova famiglia.
A seguire Dalila Ciavattini proporrà letture di testimonianze e poesie tratte dal libro mentre verranno proiettate immagini tratte da un filmato amatoriale realizzato a Chernobyl da Agostino Zanetti nel 2008.