26 luglio 1943: truppe tedesche al Passo del Brennero, inizia l’occupazione dell’Italia

Il 25 luglio il Duce si reca dal Re a Villa Savoia per il consueto colloquio settimanale; non sa che già in quel momento la sua scorta è sotto controllo, e duecento carabinieri circondavano l’edificio, mentre un’ambulanza della Croce Rossa è in attesa di portarlo via prigioniero.

Alle 22,45 del 25 luglio la radio interrompe le trasmissioni per diffondere il seguente comunicato:

Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro e Segretario di Stato, presentate da S.E. il Cavaliere Benito Mussolini, e ha nominato Capo del Governo, Primo ministro e Segretario di Stato, S.E. il Cavaliere Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio.

Badoglio, per non destare sospetti nei confronti dei tedeschi, pronuncia, in un discorso radiofonico alla nazione, le parole:

[…] La guerra continua a fianco dell’alleato germanico. L’Italia mantiene fede alla parola data, gelosa custode delle sue millenarie tradizioni […].

L’indomani (lunedì 26 luglio) la notizia apre le prime pagine dei quotidiani. Mussolini viene prima relegato a Ponza  e poi all’Isola della Maddalena.

Le notizie dell’arresto di Mussolini e della formazione del Governo Badoglio sono accolte in tutt’Italia con manifestazioni di giubilo; gli antifascisti e molta gente comune, che magari fino al giorno prima aveva approvato il fascismo,  scende in piazza e distrugge i simboli del vecchio regime, inneggiando alla democrazia e alla pace. In molte città i soldati, i Carbinieri, la Milizia, sparano sui manifestanti ferendone e uccidendone decine.

Nel frattempo, su diretta autorizzazione del Fuhrer, al Passo del Brennero si segnala il passaggio di truppe tedesche e si registrano diversi scontri. L’occupazione ha inizio.

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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