Logistica: piange il Sindaco di Monticelli! La Provincia blocca il mega progetto di insediamento logistico con consumo di terreno agricolo per 2milioni di mq. Così ben sperano anche i residenti del Comitato Regina per Gossolengo.ho

Il piano di nuovi insediamenti produttivi e di logistica a Gossolengo

Dunque Santa Lucia pare abbia portato scherzetto al Sindaco Andrea Balestrieri e alla sua maggioranza (di centrodestra): entro il termine fissato al 13 dicembre il Comitato Regina (anti-logistica) ha presentato le sue osservazioni contrarie al progetto che prevede il sacrificio di 150mila mq di terreno attualmente a destinazione agricola e la realizzazione di capannoni presumibilmente destinati ad attività logistica. In particolare sono evidenziati “gravi e palesi violazioni delle leggi urbanistiche“. A detta dei rappresentanti del Comitato si rilevano anomalie procedurali, violazione della Legge Regionale contro il consumo di suolo e ancora sarebbe violato il Psc nel quale si parla della possibilità di insediamenti artigianali, commerciali e di servizi ma non certo di logistica. Ma non solo: viene osservato che un insediamento di attività logistica contrasta con il Piano provinciale che per questa attività individua aree specifiche e tra queste non è certo compreso Gossolengo, privo di infrastrutture adeguate. Osservazioni che ribadiscono la volontà dei residenti di contrastare quello che ritengono “lo snaturamento del paese e delle aree limitrofe“. Ma da parte sua l’amministrazione? Per ora prosegue sulla sua strada salvo richiedere (con un onere di 2mila euro) la consulenza dell’avvocato Giuseppe Manfredi sul tema della corretta interpretazione della normativa regionale in materia urbanistica.

Intanto, colpo di scena che potrebbe essere un utile riferimento anche per Gossolengo: Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza, rappresentante del centro destra, Presidente dell’amministrazione provinciale, ha formalmente dichiarato l’opposizione di via Garibaldi al progetto di insediamento logistico coinvolgente le amministrazioni comunali e i territori di Caorso e Monticelli, progetto già contestato dal Sindaco di Caorso (centrodestra) e approvato unilateralmente dal Sindaco di Monticelli d’Ongina (centrodestra, praticamente, vien da pensare, ‘parenti serpenti‘). Di fatto, niente da fare: non verranno sacrificati 2 milioni di mq attualmente a vocazione agricola, niente nuovi capannoni, niente terminale ferroviario di supporto. Del resto il Progetto unitario “non è [ nemmeno ] supportato dall’analisi Ambientale“. Insomma buone nuove per i residenti in zona ma ovviamente non solo, perché il problema sviluppo della logistica, rispetto ambientale, consumo di suolo, salute collettiva, opportunità lavorativa, interessano tutta la provincia e sarebbe auspicabile una visione generale, un coordinamento che garantisca lo sviluppo ‘ragionato’.

Fermo restando che ‘non è finita qua’: la Tmc srl, ovvero la ditta privata interessata all’attuazione del progetto nell’area Monticelli-Caorso, annuncia la richiesta di intervento da parte di un commissario europeo e comunque la presentazione di un nuovo progetto con procedura a giudizio sovralocale perché il terminal sarebbe a servizio dell’area vasta Milano-Cremona-Piacenza-Pavia-Lodi con collegamento verso i porti di Rotterdam, Amburgo, Genova, La Spezia, Ravenna, Venezia e avrebbe già ottenuto l’approvazione dell’Unione Europea.

Insomma, il confronto è all’inizio e i colpi di coda da parte delle imprese che ovviamente in primis badano al loro utile sono inevitabili. Come ben sa il Sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi (centrosinistra) che a luglio ha bocciato il progetto di Polo Logistico di 234mila mq tra Malpaga e Le Torri, nella zona di Cotrebbia: una delibera a tutela della qualità della vita rispetto ad un progetto di grande impatto per il territorio che ora uno dei proprietari dei terreni interessati chiede al Tar di Parma di annullare. Sempre più quindi si rende opportuna una cabina di regia provinciale (che preveda la partecipazione diretta delle associazioni rappresentative dei cittadini, con Legambiente in primis) e, a questo proposito, interessante riprendere le recenti dichiarazioni di Fabrizio Ramacci, vicepresidente Legacoop Emilia Ovest: a suo dire “non dobbiamo demonizzare un settore [ la logistica, ndr] che ormai è diventato irrinunciabile per la nostra economia” però possiamo pretendere una pianificazione seria e sostenibile per il territorio. In soldoni questo significa realizzare, dove attività logistica sarà presente, servizi adeguati e reti di comunicazione all’altezza, in altre parole garantire attenzione e fatti concreti con riferimento alla qualità del lavoro, alla sostenibilità e alle compensazioni ambientali eventualmente previste (tenendo conto che spesso si riducono a zone scarsamente o per nulla frequentate e dal punto di vista della manutenzione abbandonate al degrado).

I progetti elaborati per Monticelli, Caorso, Gossolengo (ma potremmo aggiungere Pontenure, Cadeo, Fiorenzuola, Castel San Giovanni) avevano adeguatamente sviluppato e garantito questi aspetti? C’è chi dice NO. E sono tanti, cittadini, residenti, Sindaci e amministratori compresi.

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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