Ti ricordi, Mino? [ C’era una volta un grande Movimento, 1968-77 ]

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21 agosto 1968,

i tanks russi invadono la Cecoslovacchia

Foto di Josef Koudelka

bibliostoria.wordpress.com/…/

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Ti ricordi Mino le illusioni

un mondo migliore fatto di idee

nemici dichiarati d’ogni potere

dell’ipocrisia di quelli vestiti di nero

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della corruzione del clientelismo

delle giacche e delle cravatte

dell’abito mentale di chi gestisce per sé

invitandoci a sperare nell’al di là.

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Così girammo le vie del rock

con tanti compagni

cantando Lugano addio,

gli anarchici vanno via.

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La notte passava dipingendo murales,

schivando carabinieri e un metronotte,

ridendo divertiti per le facce attonite

dei benpensanti mattinieri.

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Ed ora eccoci,

Woodstock e il sessantotto,

il settantasette e l’illusione della Pace,

ed ora eccoci

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senza nulla da raccontare

se non inutili ricordi

d’improbabili sogni

che al sorgere di ogni alba

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sappiamo ancora trasformare

in frammenti di realtà.

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16 Gennaio 1969, Cecoslovacchia invasa

la prima torcia ad accendersi

per risvegliare la coscienza del popolo

fu Jan Palach,

poi seguirono gli altri del gruppo, sette eroi

ilgiardinodelleninfe.blogspot.com/2008/08/pra…

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C’era una volta un Re, / un po’ vanesio invero, /

che avrebbe fatto parlar di sé / per quell’unione fuor di riga / baci appassionati, baci vietati, / violazione del  senso del pudore / giù in strada con signora Contestazione. /

C’era una volta un Re,Sua Maestà il ’68 /

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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