“In fine di un mito (bussavano alla porta gli anni novanta)” [ c’era una volta un grande Movimento, 1968-77 ]

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Da ottobre 1966 a novembre 2008, 

Gianni Morandi a Domenica In canta che quel ragazzo

oggi sta a Kabul

C’era un ragazzo che come me amava Eros e Vasco Rossi

ma poi finì a far la guerra in Afghanistan

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Una sera modenese
sul colle col vento in faccia
la Lorena sul sedile
a sorridere di questo mondo

 

della tristezza e dell’ordine
dell’obbedienza e dei limiti
del buon senso e del quieto

prigionia del cartellino
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una sera modenese
al tavolino sul lungo viale
ammirando spuntar Ghirlandina
 odalisca  nel traffico urbano
.

una sera modenese
in Piazza Grande al centro del paese
tirar calci nella Coca-Cola
passa tiro un grande goal
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ma se il fischio non è del vento

se infuriata non è  la bufera

gambe in spalle è il questurino
segna il nome sul taccuino

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una sera modenese
a saltare oltre i colonnotti
e raccontare barzellette
e bambini giocare a nascondino
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una sera in birreria
ad affogare il mal di denti
con la giacca il bavero alzato
e la mente inzuppata
.

una sera in tangenziale
ascoltando il vecchio Bob
la strada scorre col cuore pesante
e il cervello ormai  catalogato
.

una sera al Picchio Rosso
fumando pane proibito
tra il Vasco e le comparse
di un vecchio e stanco Grèase
.

una sera modenese
in un campo di
periferia
si seppellisce il
’68
la recita è
finita

.

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[ www.swamppolitics.com/news/politics/blog/2007… ]

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C’era una volta un Re, / un po’ vanesio invero, /

che avrebbe fatto parlar di sé / per quell’unione fuor di riga / baci appassionati, baci vietati, / violazione del  senso del pudore / giù in strada con signora Contestazione. /

C’era una volta un Re,Sua Maestà il ’68 /

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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