Il voto per Dalila Ciavattini, candidata per Sandra Ponzini sindaca

Arzyncampo sostiene la lista Passione Civica della candidata Sindaca Sandra Ponzini e la candidatura come consigliera comunale di Dalila Ciavattini, 56 anni, diplomata ragioniera, Impiegata. Le sue motivazioni per la candidatura di sostegno a Sandra: “Mi rendo disponibile perchè ci credo. Credo in una città diversa, la città di Sandra, una città dove si respiri meglio, con una sanità più facilmente accessibile che organizza ambulatori di prossimità nei quartieri periferici, una città attenta a chi lavora. Senza dimenticare i bisogni del tempo libero, dell’arte, della cultura”

Dalila e la politica. Una vittima, oserei dire, degli impegni e delle assenze di tuo marito, da sempre attivo con partiti e movimenti. Così per una vita. Poi, improvvisamente, i ruoli si invertono: il marito tranquillo in casa o comunque almeno in via diretta estraneo alla prova elettorale e tu, invece, in prima fila.

Sì, lo stupore da parte di chi mi conosce c’è stato. Ma, di fronte ad una città decisamente ferma, immobile, si trattava di sostenere la candidatura un po’ fuori dal coro di una persona, Sandra Ponzini e il suo programma di rilancio, di rinnovamento che condivido, così ho accettato di metterci la faccia, come si usa dire”.

Le tue caratteristiche sono quelle di una donna che lavora, di madre e di nonna, di moglie sostenitrice delle evoluzioni di tuo marito come poeta e scrittore che spesso accompagni nelle sue presentazioni leggendo i suoi testi e le sue poesie. Tutto questo come può servire alla città?

Guarda, innanzitutto vorrei una città meno ‘seduta’ nell’ordinario e nella semplice rappresentanza, meno ‘suddita’ di Bologna e della Regione (vedi il tema della riorganizzazione in sanità), così come l’ho percepita con l’amministrazione uscente”.

“L’elenco delle cose da fare sarebbe lungo. Sicuramente indispensabile una visione programmatica d’insieme che vada oltre il singolo intervento, che sappia vedere e portarci lontano, proiettarci nel futuro”.

Puoi focalizzare meglio un argomento, un settore rispetto al quale ritieni prioritario intervenire?

“Vorrei una città più attenta all’arte. Bisogna trovare una soluzione alla vergogna dei quadri che la Ricci Oddi per mancanza di spazi deve tenere nei depositi lontani dalla possibilità di essere ammirati da parte nostra. Ma al di là di questo è veramente un problema il fatto che le poche risorse a disposizione non vengano destinate ad importanti iniziative in questo campo: la mostra sul Guercino con oltre 100mila visitatori ci insegna che l’investimento nell’arte può diventare ricchezza per tutta la città, soprattutto se si sa fare squadra. Sono diciamo una spettatrice dell’arte e così mi capita di visitare mostre in altre città, da Brescia a Ferrara, a Treviso, a Cremona. Ovunque trovo un’offerta diciamo integrata. Percorsi facilitati, negozi aperti anche nei festivi, diciamo città vestite a festa, che mostrano la loro parte migliore, che invogliano il turista alla visita e anche al ritorno”.

“Per quanto al resto ti rimando al programma di Passione Civica che sottoscrivo a piene mani per avere una sanità al nostro servizio, un servizio sanitario di qualità ma anche fisicamente ‘vicino’ a noi cittadini, una sanità di prossimità senza favoleggiare di ospedali nuovi e di operazioni immobiliari ma sviluppando la presenza nel territorio. Ancora: scelte decise utili per ridurre effettivamente i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali di visita o strumentali senza la cartina di tornasole di sentirmi dire telefonando al Cup che una lastra la posso fare in sette giorni ma solo se vado a Bobbio e se proprio voglio farla in città posso ma devo aspettarne almeno venti, di giorni. Per concludere, vorrei interventi per migliorare la qualità dell’aria eventualmente allargando la zona a traffico limitato”.

Dalila in versione gran maestra di cucina e attenti a non gradire quei piatti che prepara!

Visitando il tuo profilo in facebook si scopre la tua grande passione per la cucina: pubblichi foto dei tuoi piatti letteralmente da far “leccare i baffi”. Pensi anche in questo di avere qualche messaggio da lanciare alla città?

“Beh, non dimenticare che l’alimentazione sana sta alla base della salute e il Comune può favorire interventi di informazione e di controllo, ad esempio tanto nelle scuole quanto negli asili. A parte questo non dimentichiamo tutti i nostri prodotti e i nostri piatti che vanno valorizzati e qui il Comune può rendersi protagonista nel sostenerli, favorendo l’informazione e soprattutto il saper far squadra tra tutti i protagonisti interessati. Non può essere che altre province come Parma o Cremona spaccino come loro le nostre eccellenze oppure riescano a ‘coprire’ i nostri prodotti con i loro di qualità inferiore. Dobbiamo imparare a farci conoscere, non può più essere che la nostra coppa meriti il marchio Doc e la citazione nei manuali di gastronomia però poi se vai a New York oggi trovi la coppa di Parma e in un domani magari la coppa di Pechino”.

Se alla fine tu non fossi eletta?

Quello che conta sono le idee e i programmi. I miei coincidono con quelli di Sandra Ponzini. Io ci credo, credo che Sandra sarà un’ottima Sindaca davvero utile per questa nostra città e sostenerla è la priorità che conta. Tutto il resto vien da sè”.

Biblioteca di Gragnano Trebbiense, Dalila legge un brano del libro “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo”

Con questo Dalila con un accattivante sorriso ci saluta, deve prepararsi per domani sera, venerdì: nel giardino dell’ex asilo Gandolfi a Gropparello su invito del locale Circolo Auser leggerà alcuni brani tratti dal libro del marito ‘Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo’, per ricordare una tragedia ormai lontana nel tempoma i cui effetti, sottolinea, purtroppo sono ancora drammaticamente presenti, il cesio continua ad inquinare la terra in Ucraina, Russia, Bielorussia condizionando il ciclo alimentare animale e umano, i bambini di Chernobyl hanno ancora bisogno di assistenza, le scorie radioattive comprese quelle della nostra centrale caorsana restano un problema e nessuno ha il coraggio di decidere dove costruire il Deposito nazionale necessario”.

Il tuo messaggio conclusivo?

“Il voto a Sandra Ponzini e la preferenza a me Dalila Ciavattini, un bel modo di vivere la città e la sua gente”.

Un’altra grande passione di Dalila: la fotografia

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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