"Abbiamo pescato nel fiume di frodo, per esca candeggina e polvere da sparo, ci siamo tuffati dall'alto del pagliaio, cacasotto chi manca del coraggio, sdraiati nel campo per tetto le stelle fiorivano domande bambine sull'indomani da affrontare, all'alba per sveglia la lingua del cane, l'umido dei baci e del naso, all'ombra del grano risate e complicità."
Un’interessante mostra che, attraverso le immagini dell’archivio di Gianni Croce, Domenico Antro, Carmen Artocchini, Piero Benzi, Roberto Berti, Maurizio Cavalloni, Gianni Croce, il fondo Fagnola, Azelio Fabrizi, Rocco Ferrari, Antonio Ghezzi, i fratelli Manzotti, Carlo Musajo Somma di Galesano, Franco Pantaleoni, Alberto Rosanigo, Franco Sartori, Gianfranco Scognamiglio ci propone memorie di una città ed una provincia a partire da fine ‘800 fino ai giorni nostri che, per chi ne ha vissuti tanti momenti diventa nostalgia del cuore. Per quanto mi riguarda un ritorno ai primi anni ’60, all’essere bambino cittadino che spesso coi genitori in Vespa andava dai nonni in campagna, e giocava, magari fuor di riga, con Giorgio cugino contadino.