Paolo, fino a quel momento lavorante nel distributore di benzina del padre, entrò nella band negli anni 70 subentrando al primo batterista, Gabriele Copellini. Io vagabondo, nel 72, il primo disco che lo vede protagonista. Poi nel 1990 la separazione ma continua a suonare arrivando a 900 serate sempre all’insegna delle canzoni che hanno reso famoso il sound emiliano. Negli ultimi anni la malattia lo ha costretto in ospedale ma ha continuato a mantenere la scuola di musica con la quale insegnava ai ragazzi a darsi da fare tra piatti e rullanti. D’obbligo salutarlo con un grazie per le emozioni che ha saputo farci vivere.
Saluto a Gian Paolo Lancellotti batterista dei Nomadi
Pubblicato da arzyncampo
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò. Mostra altri articoli