Il professor Cosimo Franco, primario della pneumologia nell’ospedale Guglielmo da Saliceto, naturalmente io nel ruolo di scrittore autore del libro protagonista della serata, il mio “Fate in blu, Fate Infermiere”, i racconti di giorni resistenti tra Covid, post Covid, long Covid, 15 persone ad ascoltare e intervenire raccontando la propria esperienza o chiedendo approfondimenti a partire dal Sindaco, Andrea Balestrieri, e dall’assessore alla cultura, Lauretta Alberti, promotori dell’iniziativa con tutta la giunta comunale.
Tutto questo venerdì scorso dalle 18 ad oltre le 20 con un episodio finale che mi ha lasciato stupefatto: prima Piero ha voluto copia del libro, l’ha voluta autografata con dedica, ha tolto dal portafoglio 20 €. Naturalmente gli ho “allungato” i dovuti 5 € di resto. Li ha rifiutati! Dicendo che il libro, con il ricordo del vissuto personale e contemporaneamente collettivo, meriterebbe anche di più. Insomma, “ricordare per non ripiombare”.
Ma non è finita qui. Poco dopo mi si è presentato di fronte Maurizio. Non ci siamo mai incrociati ma nel corso del dibattito ha ricordato di essere stato a sua volta ricoverato a Castel San Giovanni, “ospedale Covid” dove ero a mia volta prima nella terapia intensiva (diretta dal professor Franco) e in un letto di riabilitazione respiratoria poi.
Bene, senza ragione apparente, presa a sua volta una copia, anche lui ha “allungato” 20 € rifiutando il dovuto resto.
Insomma, in poche parole, serate emozionanti, caratterizzate dal nascere di rapporti umani che lasciano il segno.
Con un inciso finale: un grazie di cuore a Graziella Tosto che la serata l’ha pensata, voluta, sostenuta, promossa, proposta all’amministrazione comunale.
Perché vale appunto il motto “ricordare per non ripiombare” ed è questo il senso e il ruolo del mio libro: alla prossima, dunque.