“Quegli occhi grandi suoi enormi”, lirica di Claudio Arzani

Ritratto a matita di bambina, di Ornella Di Scala

Sulla porta lei sgranò
quegli occhi grandi suoi enormi
onde d’un mare sereno
mentre sulle scale m’allontanavo
e fuori soffiava un alito di vento
venni preso da grande sgomento
con timido timoroso fiore d’amore
azzardai trallalà trallalero
e il fiore soffiato dal tenero vento
magicamente d’un tratto sbocciò
lasciavo un tremulo ciao arrivederci
lei s’abbandonò in un grande sorriso
il sole negli occhi s’abbagliò
mille volte quelle scale scenderò
e risalirò
così per tutta la vita e un giorno in più
lei per sempre mi conquistò
zerbino sull’uscio di quella casa sua
trallalà trallalero
nonno da un anno
nonno perdutamente innamorato
trallalà trallallero
uscii nel vento per volare
in alto lassù tra i tetti rossi
inciampando tra le cime degli alberi

(nonno da un anno buon compleanno trallalero trallalà) 

Sabato 28 febbraio Fara ha festeggiato il mio primo nonnoleanno

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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