“Prima che sia troppo tardi, la mia testimonianza”, estratto dall’introduzione de “Nelle fauci degl’Agnelli”, Pontegobbo edizioni. Claudio Arzani

“Nelle fauci degl’Agnelli” è disponibile anche presso l’edicola di lato al Corpus Domini, a Piacenza.

Dopo le librerie Farhenheit di via Legnano, Romagnosi, Coop presso il Centro Commerciale Gotico, Puma di Castel San Giovanni, il libro (10 €) è disponibile, come evidenzia la foto, presso l’edicola di lato al Corpus Domini, sempre a Piacenza. L’occasione è buona per proporre la parte iniziale dell’introduzione, appunto “Prima che sia troppo tardi, la mia testimonianza”. Dunque, Buona lettura.

Prima che sia troppo tardi. Prima che il tempo inclemente copra di polvere, nasconda nelle nebbie dell’oblio i ricordi del passato. Il passato, il tempo da ricordare per capire il presente e impostare il futuro. Io, dalla parte di chi lavora e le ragioni, le motivazioni sono evidenti, affondano le radici nell’ambiente nel quale sono cresciuto, nelle storie di quanti hanno fatto parte del mio ambiente di vita. Mio padre, Fabio, era socialista iscritto CGIL, mio nonno, Francesco, era socialista e, mi raccontava mio padre, nei tempi bui del fascismo dominante lavorava per il sindacato clandestino. Remo Bonomini, marito di Olga, sorella di mio padre, intellettuale di famiglia (unico con un diploma, da ragioniere), era comunista (è stato assessore a Fiorenzuola), mamma Maria era contadina e come suo padre, nonno Cirillo, era socialista. Il fratello di mamma, Giovanni Signaroldi, prima manovale poi muratore, poi lavorante in cooperativa di consumo a Rottofreno, era comunista ed è stato candidato per il PCI. Solo se indaghiamo sul passato possiamo capire il nostro presente, tanto più in tempi difficili come quelli che viviamo, tempi di crisi delle ideologie, tempi dove sempre più sfumata è la chiarezza della direzione, dell’orizzonte, di dove sorga il Sol dell’Avvenire. Dove va la classe operaia, dove vanno i lavoratori? Vanno ancora in Paradiso ma lì continuano a mangiare fagioli? Prima che sia troppo tardi lascio una testimonianza. Partendo da quei 37 giorni che sconvolsero i rapporti industriali in Italia, i giorni dello sciopero contro gli annunciati licenziamenti in FIAT, Fabbrica Italiana Automobili Torino (oggi FCA), i giorni della grande contrapposizione tra il padrone detentore del potere economico e la forza lavoro, muro contro muro finito con una dura sconfitta sindacale…. (segue sul libro)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.