Tanto bella e tanto lesta pare
La 500 mia quand’ella altrui incrocia
Ch’ogne lingua deven tremando muta,
E li occhi no la smetton di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
Benignamente di nero vestuta;
E par che sia una cosa venuta
Da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
Che dà per li occhi una dolcezza al core,
Che ‘ntender no la può chi no la prova:
E par che dello suo motore si mova
Uno spirito soave pien d’accelerate
Che va dicendo a l’anima: ascoltate.