“Non auguro a nessuno di vivere in prima persona mesi di ospedale e di angoscianti momenti di Paura di Morire”, testimonianza post covid di Francesco Bonomini, musicista

Francesco Bonomini, musicista, con l’amico Bonzo

Dimenticato il lockdown della fase 1? Dimenticate le raccomandazioni della fase 2? Dimenticata l’incoscienza inspiegabile di chi ha fatto il cazzo che voleva dall’inizio dell’epidemia fino ad oggi? Ma quale colpe del Governo!!! Mi faccia il piacere! O preferivate che il lockdown fosse prolungato per tutta l’estate per poi accusare di voler segregare le persone. Oh , ma davvero mi domando se e’ così difficile da capire? Nonostante i morti, nonostante i risultati comunque ottenuti per arginare i contagi (il Meglio in tutta Europa) e nonostante la fiducia mal riposta in tutti i faciloni che continuano a mettere a repentaglio la vita di tutti compresa la loro? Non pretendo risposte , solo il rispetto di regole elementari che non sono così’ difficili da attuare , rinunce e precauzioni piccole che non portino ad un nuovo lockdown. O forse lo preferisci ?

Il governo? Credo che abbia sbagliato a non stringere di più le corde e a effettuare pochi controlli, dando fiducia alla presunta civiltà e responsabilità dei cittadini italiani, due qualita’ delle quali purtroppo molti se ne sono fregati e se ne fregano tuttora. Io spero di non beccare il virus una seconda volta , ma se mi capitasse e poi scampassi ancora , prenderò per il collo chiunque mi trasmettesse ancora questo lurido Virus per il solo bisogno di fare il contrario di quelle che sono le regole e il buonsenso fregandosene altamente dei rischi a cui sottopongono gli altri e se stessi. Ma per cambiare rotta , occorrerebbe certo meno ignoranza, ma anche meno cattiva coscienza.

Lo dico senza troppa convinzione che qualcosa possa cambiare. Non auguro a nessuno di vivere in prima persona mesi di ospedale e di angoscianti momenti di Paura di Morire o di veder morire le persone Più care , o quelle con cui hai diviso la stanza di in ospedale. Se io ce l’ho fatta, a volte mi sento quasi colpevole per chi se n’è’ andato e aveva lo stesso mio diritto di vivere. Quasi la sensazione che accompagnò gli scampati ai lager tedeschi che avrebbero desiderato andarsene anche loro come tutti i compagni passati per i forni crematori , quasi ravvisassero nella vita scampata, una profonda ingiustizia. Occorre aprire cuore e mente per uscire da quella ignoranza , che non e’ una colpa, ma lo diventa quando manca la consapevolezza e il desiderio di trovarla fuori dai luoghi comuni e da spavaldi e incoscienti comportamenti che non riescono a far aprire coscienze e cervelli.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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