Maria Florencia Arzani da un altro altrove: al più bel paisan Giuseppina s’è maritata e in Argentina l’è andada via

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Antes de llegar a la garganta del diablo

Cataratas del Iguazú del lado argentino
misiones .argentina

Fotos pervenute d’oltre mar da Maria Florencia Arzani
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http://www.cataratas-del-iguazu.com/

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789, sono gli abitanti di Piovena, i pioverini, un paesotto in provincia di Alessandria, sul confine con l’opulenta Lombardia, un castello ancora oggi bardato a lutto per la morte di Napoleone Bonaparte.

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Erano 1.471, i pioverini, al censimento del 1871, 1.466 all’alba del nuovo secolo, 1.087 nel 1931.

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Lambito dalle acque del Tanaro, marginale al parco fluviale del Po e dell’Orba, a due passi dalle grandi arterie autostradali nazionali che uniscono Torino, Genova, Milano, la via Emilia: A7, A21, A26.

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O papà, o mio bel papà cosa dicon di me in Italia?

Tutti parlan mal di te, tutti dicon mal di te e che sei figlia rubata

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Sono 7 gli abitanti che di cognome fanno Arzani. Cognome condiviso con la bella Maria Florencia, italo-argentina, nipote di Agostino e Giuseppina, pioverini d’inizio secolo, nati al crepuscolo dell’Ottocento, 1897 lui, 1896 nonna Giuseppina.

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Erano molti, gli Arzani in paese, in quel lontano inizio di secolo, in bilico tra la fine delle illusioni del Risorgimento e le musiche ballerine della Belle Epoque.

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Le battaglie per la costruzione dell’Italia non avevano portato grandi benefici per il popolo dei lavoratori. Per superare i problemi di cassa il governo di Sua Maestà non aveva esitato a tassare addirittura il pane e, alle comprensibili inevitabili proteste nelle piazze, l’esercito non esitò a sparare alzo uomo. Bava Beccaris, il boia.

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Io non son figlia rubata, al mio amor son maritata

al mio amor son maritata ch’al m’à portà tanta lùntan

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Salto di secolo. A Parigi notti folli ballando con le ballerine che, volgendo le terga, mostravano le culottes al Moulin Rouge ma la stragrande maggioranza del popolo tirava la cinghia mentre nel cielo avanzavano le fosche nubi degli anni della grande guerra.

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Ohi, Giuseppina, a forza di pan raffermo e di bucce di patate qui non sappiamo come tirar mattina”. Chissà, forse son state le parole di nonno Agostino, all’indomani delle nozze con Giuseppina Merlo, in quel 1922, anni 25 lui, 24 lei.

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Forse in quel momento nel porto di Genova attraccava il bastimento di ritorno dalla lontana America. Dopo una rapida revisione tecnica delle macchine motrici e una sommaria pulizia riservata al ponte di classe superiore, in breve avrebbe rivolto di nuovo la prua alle Colonne d’Ercole, destinazione la lontana Arghentina. Addio all’Italia degli stenti, addio all’Italia in procinto d’indossare la camicia nera. Scorreva a fiumi l’olio di ricino, bruciava la sede del quotidiano Avanti!, sui Sindaci socialisti piemontesi calava il manganello delle squadracce del Benito Mussolini, il bastimento lanciava l’ultimo fischio di sirena, tutti i marinai erano al posto, lentamente levava l’ancora con metallico stridio.  

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Garganta del diablo

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a “Maria Florencia Arzani da un altro altrove: al più bel paisan Giuseppina s’è maritata e in Argentina l’è andada via”

  1. Soy muy afortunada !! … cuantas sensaciones mágicas, después de leer …tuve un gran suspiro.. porque no me di cuenta , que contenía sin pensar la respiración durante el relato…. fue directo y sin escala mi corazón.

    vas a hacerme llorar seguido?

    admirable tu trabajo

    mil gracias Claudio!!!

    un beso y abrazo

    Flor Arzani

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