– Mamma mia che schifo Richard Gere…
~ Che ha fatto?
– È salito sulla Open Arms a Lampedusa! Vuole solo visibilità!
~ Ma veramente la visibilità l’ha portata lui affinché la facciano attraccare.
– Sì vabeh, e poi?
~ E poi gli ha portato pure del cibo.
– Proprio adesso?! Poteva farlo prima!!
~ L’ha fatto anche nel 2016…
– Ma perché non aiutarli a casa loro??
~ Nel 2011 mise all’asta 110 chitarre raccogliendo un milione di dollari per scopi umanitari.
– Ma basta con questi immigrati! Perché non pensa ai poveri??
~ Beh, ha sostenuto campagne a favore del Tibet, sono poveri anche loro…
– No no, parlo dei poveri suoi, quelli americani!
~ Pensa anche a quelli, infatti, nel documentario “Time Out Of Mind” si è finto un senzatetto per sensibilizzare.
– Ma ci sono cose più importanti, dai.
~ Tipo l’AIDS?
– Esatto, tipo!
~ È stato testimonial di campagne anche contro quella.
– Ah…
~ Eh già…
– E allora lo vedi che vuole solo diventare famoso? Che pensasse a fare l’attore!
~ Ma guarda che con i suoi 40 e passa film di successo ha già vinto un David di Donatello, un Emmy Awards, un Golden Globe, e altre cosucce… È già famoso, lui.
– Appunto, vedi? Poteva donare molto di più!
~ Tu quanto doni a chi ha bisogno?
– Io? Eh no, io non dono… Chissà dove vanno a finire i soldi per queste sporche ONG.
~ E gli italiani bisognosi? Quanti ne ospiti di senzatetto?
– Ma io mica ho le ville di Richard Gere!
~ Non importa essere ricchi per far del bene: puoi servire alla mensa dei poveri o donare qualche vestito usato…
– Ma io devo lavorare, non ho tempo!
~ Ho capito, non hai mai fatto beneficenza in vita tua…
– Mah, e comunque “Pretty Woman” ha rotto i cogl**ni.
~ Va bene.
Un dialogo proposto da Di Iacopo Melio in fb che Arzyncampo dedica a tutti gli italiani e le italiane che, non avendo mai fatto nulla per gli altri e mai donato un eurino piccolino, pure salgono in cattedra, invitano Richard Gere a fare solo l’attore e chiusi nel loro ego qualunquista fanno bla, bla, bla