La Primavera e l’Inverno sono due stagioni completamente opposte, che non sono mai riuscite a trovare la corretta armonia per andare d’accordo. Fortunatamente esse non devono convivere, infatti, quando compare una, deve umilmente ritirarsi l’altro.
Un giorno il signor Inverno si trovò faccia a faccia con la giovane signorina Primavera. L’anziana stagione, con quella sua aria sapiente prese a dire: “Mia cara amica, tu non sai essere decisa e determinata. Quando giunge il tuo periodo annuale, le persone e gli animali ne approfittano per precipitarsi fuori dalle loro case o dalle loro tane, e si riversano in quei prati che tu, con tanta premura, hai provveduto a far fiorire. Essi strappano i giovani arbusti, calpestano senza pietà l’erba ed assorbono ogni sorso di quel sole splendente che, col tuo arrivo diventa più caldo. I tuoi frutti vengono ignobilmente raccolti e divorati e infine, con il baccano e la cagnara che tutti fanno, non ti permettono neppure di riposare in pace. Invece io incuto timore e rispetto con le mie nebbie, il freddo e il gelo. La gente si rintana in casa e non esce quasi mai per paura del brutto tempo, e così mi lascia riposare tranquillo.“
La bella e dolce Primavera, colpita da quelle parole, rispose: “Il mio arrivo è desiderato da tutti e le persone mi amano. Tu non puoi nemmeno immaginare cosa significhi essere tanto apprezzati. È una sensazione bellissima che non potrai mai provare, perché con il freddo che porti al tuo arrivo, anche i cuori più caldi si raggelano.”
L’inverno non disse più nulla e si fermò a riflettere. Forse, essere ammirati ed amati dagli altri, poteva anche essere una bella sensazione.
Per ottenere rispetto ed amore, non serve utilizzare la forza ed incutere paura.
I migliori risultati, si ottengono con la bontà e la sensibilità.
Fonte: avalonelcuore.jimdofree.com