Le riprese a Calendasco di ‘Alex’, corto conclusivo del laboratorio di cinema tenuto da Fabrizio ed Edoardo Arzani




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 Ad Padum, così veniva indicato nel medioevo il paese dove stavano gli attracchi per attraversare

il Grande Placido Fiume, da una sponda all’altra

Calendasco, 5 maggio 2010

Back stage di "Alex", cortometraggio conclusivo del laboratorio di cinema tenuto presso il liceo artistico Cassinari di Piacenza

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C’era chi passava una giornata al mare o chi in montagna raccoglieva un mazzolin di fiori. Chi passava lunghi pomeriggi e s’annoiava senza lei e chi passava pomeriggi tragici quando il padre (di lei) scopriva che non c’era più  l’amor platonico, come usava ai tempi suoi. Chi faceva festa sui prati, panini, birra, un sacco di risate e luminosi sguardi di ragazze innamorate e chi, alla festa di Voghera, di donne  non avendo, portava un pò di vino.

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Noi, noi no. Noi, a Calendasco, Ad Padum (‘al Po’, nel parlato medioevale) paesino sperduto nella bassa emiliana a due passi dal Grande Placido Fiume, a due passi dal guado attraverso il quale Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel 990 d.C. traghettò attraversando l’acque del Po per arrivare all’attracco portuale di Soprarivo e da lì proseguire il cammino verso Roma dove avrebbe ricevuto l’investitura dal Papa.

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 Sara (Elena Saltarelli) con Alex (Edoardo Pivoni)

Calendasco, 5 maggio 2010

Back stage di "Alex", cortometraggio conclusivo del laboratorio di cinema tenuto presso il liceo artistico Cassinari di Piacenza

Foto di Arianna Maffi

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A Calendasco, grazie alla disponibilità della madre di Daniela Lambri ad ospitare le riprese di “Alex”, il cortometraggio che conclude il Laboratorio di cinematografia tenuto presso il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza da Fabrizio ed Edoardo Arzani, filmmakers piacentini già saliti all’onor delle cronache per la produzione di corto e mediometraggi ad alto contenuto sociale (“Prosit”, sulle stragi del sabato sera causate dall’abuso di alcol, e “Madre”, dedicato alle problematiche soprattutto psicologiche dell’aborto).

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Il Laboratorio, organizzato dalle scuole superiori piacentine nell’ambito del Progetto Girello 2009-2010, ha visto la partecipazione di studenti del Cassinari, del Liceo Gioia, dell’Istituto Romagnosi, dell’ISII Marconi, sviluppandosi da dicembre ad oggi in ore di lezione in aula basate sulle diverse componenti della cinematografia: dalla sceneggiatura alla ripresa, al montaggio alla colonna sonora e alla fotografia.

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 Daniela Lambri, padrona di casa dove si realizza ‘Alex’

Calendasco, 5 maggio 2010

Back stage di "Alex", cortometraggio conclusivo del laboratorio di cinema tenuto presso il liceo artistico Cassinari di Piacenza

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Conclusa la teoria, i partecipanti, coordinati da Fabrizio ed Edoardo, sono passati al momento realizzativo: Magdalena Rodriguez, allieva del liceo Cassinari, e Laila Fallaha, studentessa dell’istituto Romagnosi, hanno pensato al soggetto, un’idea che s’ispira al disagio psichico e alla conseguente discriminazione subita da una giovane ragazza, Sara.

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La sceneggiatura è stata quindi realizzata e completata oltreché da Magdalena, da Arianna Maffi, Fabio Guarino, Elena Saltarelli, Edoardo Pivoni, Daniela Lambri, Camilla Conte, Tania Stoilov, Elisa Covini, Gabriella Cirioni con la supervisione di Fabrizio.

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 Fabrizio Arzani con Gabriella Carrozza, vigilano sul set

Calendasco, 5 maggio 2010

Back stage di "Alex", cortometraggio conclusivo del laboratorio di cinema tenuto presso il liceo artistico Cassinari di Piacenza

Foto di Arianna Maffi

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Di fronte all’evidente disturbo psichico e relazionale di Sara (Elena Saltarelli), i genitori decidono di organizzarle una festa di compleanno invitando tutte le amiche diciassettenni della figlia per superare quell’isolamento nel quale spesso gli ‘altri’ condannano la diversità.

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Questa l’idea iniziale di una vicenda che ha comportato, come si diceva, due intense giornate di lavoro con la macchina da presa, con decine di ciak si gira, battute ed espressioni visive sbagliate da parte dei ragazzi e delle ragazze che si sono per due giorni vestiti dei panni degli attori e delle comparse, riprese da rifare, ciak scena 5.3.6^ sonoro silenzio in scena azione all’attore scappa un sorriso tutto da rifare, ciak scena 5.3.7^ sonoro silenzio in scena azione,  la truccatrice Barbara Devoti ad attenuare rughe e borse agli occhi del padre e della madre di Sara, Gabriella Carrozza a dar consigli di recitazione mentre Fabrizio ed Edoardo, dopo aver saputo che la scuola non metteva a disposizione attori adulti, ringraziavano la buona stella per aver potuto imporre la recitazione al povero padre (quello loro, quello vero) addebitandogli pure l’onere di reperire la disponibilità di un’amica, Maria Rina Fraschetta, per il ruolo della madre.

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Perché, come si sa, gli errori e gli svarioni dei figli ricadono sempre sui padri. Salvo poi essere loro i primi a divertirsi per un’esperienza fuor dal comune. Quanto ai risultati, effettuato il montaggio finale, cosa dire? Chi vedrà, saprà.

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 Maria Rina Fraschetta, madre di Sara

Calendasco, 5 maggio 2010

Back stage di "Alex", cortometraggio conclusivo del laboratorio di cinema tenuto presso il liceo artistico Cassinari di Piacenza

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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