“Laggiù ci stava un mare verde”, lirica di Claudio Arzani in lettura lunedi alla libreria Fahrenheit 451 di Piacenza

A margine della presentazione lunedi 16 giugno ore 19 alla Libreria Fahrenheit 451 di via Legnano a Piacenza del racconto di Claudio Arzani pubblicato in "limiti acque sicure" da Noubs editore, lo splendido disegno realizzato da Edoardo
A margine della presentazione lunedi 16 giugno ore 19 alla Libreria Fahrenheit 451 di via Legnano a Piacenza del racconto “Particelle bianche, impalpabili, invisibili provenienti dai cieli dell’Est” di Claudio Arzani pubblicato in “Limiti acque sicure” da Noubs editore, lo splendido disegno realizzato da Edoardo

L’erba viveva lieta
ballando sinuosa ora col ventre
ora un valzer abbracciata al vento
ma sempre pronta ad ospitare
coccinelle, formiche esploratrici
che salivano in cima
per osservare l’orizzonte
alla ricerca del cibo.

 

L’erba viveva lieta
rendendo rigoglioso il mare della pianura
onda dopo onda, ola della natura,
a disposizione degli erbivori
e dell’uomo per la greppia.

 

Come fu che arrivò quella pioggia
invisibile, impalpabile, impossibile,
a questo livello del pianeta non si sa
forse per difetto di comunicazione

 

(la Radio fa bzzzz … crrr … bzzzz … )

 

é rimasta solo terra, arida per giunta
nessuno dialoga, nessuno racconta
non c’è più nessun airone bianco
che sale dal fiume portando notizie da Chernobyl

Una catena umana per fermare il nucleare – Da Caorso a Zerbio, fino alla sbarra che inibisce l’arrivo ad ‘Arturo’, la principale centrale nucleare italiana – Sabato 21 maggio 2011

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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