“La terza media di Alessio e Teresa”, un post di Alberta De Lisio, mamma di Alessio

Alberta De Lisio, 48 anni, avvocato capo della Regione Molise, ma soprattutto mamma di Alessio

“Leggo in queste ore dei vergognosi post e commenti indignati e volgari contro il neo ministro Teresa Bellanova, colpevole di avere ‘solo’ la terza media. Beh a questi ‘signori’ ho qualcosa da dire. Mio figlio Alessio ha conseguito la terza media. Sono stati tre anni bellissimi, impegnativi, ricchi di esperienze e conoscenze, di stimoli e riflessioni. Ora si accinge a iniziare il primo superiore”.

“La chiusura del ciclo delle Scuole Medie è stata una conquista grande, una emozione fortissima, il giorno dell’esame mi sono commossa. Si sono commossi i suoi professori che lo hanno amato moltissimo. Per così poco, direte tutti visto quello che leggo in queste ore sul ministro. Beh cari signori non è poco. Per un ragazzino con disabilità tutto è un successo, niente è scontato. Perché ancora oggi per molti studiare è un lusso non un passatempo a carico di mamma e papà. Lo era quando Teresa Bellanova ha rinunciato a studiare per fare la bracciante, lo è oggi che , nell’anno domini 2019, ancora non tutti i ragazzi disabili hanno adeguati supporti economici e istituzionali per continuare a studiare”.

“Alessio potrà ma tanti no, per mille motivi. E questo è il vero scandalo. Ma non vedo nessuno indignarsi. Molti si sono stupiti quando ho detto che Alessio avrebbe fatto le superiori. Perché ‘ma va bene così’, perché un ragazzo con Sindrome di Down ‘che cavolo può capire alle superiori’, perché ‘la terza media va benissimo è comunque un titolo di studio finito’”.

“E certo. Lo è. E per alcuni lo è di più di altri. Perché le conoscenze e la maturità, che nel triennio delle medie hanno arricchito Alessio, in proporzione non sono stati altrettanto utili a tanti suoi compagni, e nel passato forse nemmeno a tanti di noi se siamo diventati quello che siamo. Alessio sosterrà i cinque anni delle superiori e spero tanto possa farcela e vedere coronato il suo desiderio di diplomarsi. Finché non li terminerà sarà un ometto con la terza media come titolo di studio sul suo curriculum. Quindi fate poco i sapientoni e imparate a portare rispetto anche per un titolo di studi piccolo del quale però non potrete mai sapere quanto di grande ci sia dietro”.

Alessia ha cancellato il post dopo aver dovuto leggere commenti inaccettabili da parte dei soliti leoni da tastiera campioni di fanatismo politico. Per fortuna Concita De Gregorio, attualmente editorialista di ‘Repubblica’, ha avuto il tempo di riprenderlo e pubblicarlo. Di questo Alessia l’ha ringraziata “per avermi dato voce ma per aver dato voce soprattutto all’idea che il rispetto viene prima di ogni tifo e che prima di additare qualcuno bisogna aver camminato nelle sue scarpe”.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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