Il portone della chiesa s’aprì e vedemmo tutti quel prete che usciva indossando i pantaloni. Giorni raccontati con Francesco Paolo Paladino ai ‘mercoledì coi grilli per la testa’ in via Roma al 163 lo scorso 8 novembre commentando il suo libro “Messa Beat – Estate ’67: un prete, la dignità gay, Jimi e Sgt. Pepper…”.

Mercoledì 8 novembre – Claudio Arzani, conduttore della serata, con lo scrittore Francesco Paolo Paladino

Non è certo semplice organizzare gli incontri letterari con narratori e poeti piacentini. Si parte dalla selezione e dalla ricerca del contatto con lo scrittore, magari con l’aiuto di qualche libraio locale oppure contattando qualche casa editrice. Individuato il protagonista, lo si intervista in funzione della successiva pubblicizzazione attraverso articoli per giornali e social, si legge il libro elaborando una scaletta di domande che possano stimolare l’autore e nel contempo il pubblico. C’è poi il grafico che prepara il volantino d’annuncio, il cartolaio che provvede alla stampa, i ragazzi che provvedono alla distribuzione in librerie e biblioteche, l’edicolante che volontariamente dà una mano, la volontaria che invia l’invito alla mailing list, la redazione dell’articolo per i giornali da inviare entro il lunedì antecedente, il Presidente dell’associazione che insieme alle ragazze del direttivo pensa all’organizzazione del rinfresco alla conclusione della serata, la ragazza che porta una torta fatta da sé oppure modello EsseLunga, chi non fa mancare una bottiglia di vino e addirittura la scrittrice che porta ‘pistà ad gras‘ in onore alla piacentinità. Così, salvo imprevisti e intoppi, salute di tutti permettendo, si arriva al mercoledì sperando di non incappare in qualche importante partita di Champion League. Quindi ecco la data fatidica, l’ora della verità, le 18.00 e c’è quella sera che nella Sala della Scuola Azzurra dell’associazione di volontariato Fabbrica&Nuvole, oltre all’autore e al conduttore, si ritrovano 7 spettatori interessati. Certo, 7 è meglio di 1 e ancora meglio di nessuno ma chi organizza suda freddo. Non resta che affidarsi ai classici 10 minuti accademici. Bene, all’inizio dei ‘mercoledì coi grilli per la testa’ (maggio 2022) alle 18.10 si superavano alla peggio comunque le dieci presenze. Mercoledì 8 novembre 2023 all’incontro con Francesco Paolo Paladino e il suo ‘Messa beat’ alle 18 in sala già c’erano 15 ascoltatori che in breve sarebbero arrivati a 30, praticamente riempiendo tutti i posti disponibili.

Mercoledì 8 novembre: la sala della Scuola Azzurra gremita

Nessuna sorpresa del resto: oltre al contenuto e all’interesse del libro ispirato dalla vicenda di don Marco Bisceglia, il prete ribelle che, in epoca post Concilio Vaticano II, riteneva la Chiesa dovesse essere inclusiva nei confronti di tutti gli esseri umani, omosessuali compresi, la serata inevitabilmente si è estesa al ricordo di quei tempi, tra anni ’60 e ’70, vissuti nella nostra realtà. Protagonisti dunque i preti che dall’abito talare passano ai calzoni, quelli che ‘scendono’ a lavorare nelle fabbriche, le chitarre beat che entrano alla Messa delle 11 alla Santissima Trinità in viale Dante e ancora durante le celebrazioni l’officiante che non volta più le spalle ai fedeli ma, guardandoli in faccia e parlando in italiano, di fatto rappresenta Dio che parla agli uomini. E come non ricordare quella canzone di Fabrizio De Andrè che dice proprio “Dio del Cielo, se mi vorrai, scendi dalle stelle e vienimi a cercare“. Una chiesa dunque rivolta a tutti, che scende nei luoghi dove la gente vive, una Chiesa aperta all’amore, che vive dall’interno i problemi e le vicissitudini quotidiane del popolo. Come dimenticare in quegli anni i ragazzi che formano rock band a suonare nei garage, nello stesso garage nelle case popolari di via Boselli dove si celebra Messa.

Mercoledì 8 novembre: Francesco Paolo Paladino

Tempi di nuova, diversa libertà e per un attimo appunto la Chiesa sembra aprirsi ad una nuova epoca. Radio Vaticana trasmette ‘Dio è morto‘ interpretata dai Nomadi censurata dalla Radio laica. Francesco Paladino, da parte sua, si sente una mosca bianca perché un amico gli passa dischi che arrivano da un cugino emigrato a Londra, i tempi cambiano, Nilla Pizzi, Claudio Villa, lo stesso Domenico Modugno fanno parte di una generazione legata al passato. Ma, ci si domanda, la Chiesa e in generale la Società, hanno proseguito nel percorso di cambiamento, di innovazione? Viviamo in un contesto capace di aprirsi all’amore, dove tutti abbiamo diritto di vivere i nostri sentimenti senza per questo dover essere giudicati, emarginati, rifiutati?

Mercoledì 8 novembre: la sala della Scuola Azzurra

No, il libro di Francesco e l’incontro con la gente dell’associazione Fabbrica&Nuvole non hanno avuto la pretesa di dare una risposta: troppo complessa la realtà nella quale viviamo, i condizionamenti che subiamo da parte di chi decide quale realtà mostrarci e quale mettere a tacere. Eppure, si è concluso, i valori ci sono sempre e, se è vero che la loro gestione cambia in base alle persone, fondamentale è che ciascuno di noi viva la propria vita secondo quei valori.

Mercoledì 8 novembre: il consueto rinfresco offerto dall’associazione Fabbrica&Nuvole

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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