Il Covid é ridimensionato ma cautela: la vita val bene una mascherina. Sabato di nuovo in vetrina alla Fahrenheit con “Fate in Blu, Fate Infermiere” e il commento di Lucia Cassi

Il medico sciamanico che ha sconfitto il virus, illustrazione di EA

Oggi sono passata a Piacenza e visto che non riesco mai ad essere presente alle Sue presentazioni per i miei vari impegni e anche questo sabato non ci sono, mi sono presa il libro senza autografo. Ormai ho deciso di non aspettare più e a pagina 48 mi ci sono ritrovata. Direi che é proprio una descrizione perfetta. Comunque adesso ho dato un occhio a un pò di pagine e devo farLe i complimenti perché insomma questo libro mi fa passare da delle profonde commozioni da pelle d’oca a delle fragorose risate quindi c’è questo mescolamento molto direi armonico, molto raffinato in questo fluire e quindi complimenti, da questo primo approccio mi sto divertendo tra appunto una forte commozione e una risata che poi mi porta subito a risalire”.

Sono parole di Lucia Cassi, Holistic coach-Naturopata leader di Yoga della Risata, parole immortalate in un vocale in WhatSapp di lunedì scorso e, in effetti, fotografano perfettamente “Fate in Blu, Fate Infermiere” che da un lato racconta le paure delle genti nel nostro territorio di quei primi terribili mesi del 2020, quindi dell’ambulanza arrivata a sirene ululanti di fronte al portone di casa mia, della mia caduta nell’oblio, del mese “di assenza” caratterizzato dai miei sogni di rifiuto dell’Altr/Ove e dai successivi racconti delle cure disperate da parte dei medici.

Today Special, illustrazione 3D art by Fab [ ovvero il Tigre, il virus feroce ]

Ma a seguire, miracolosamente, la ripresa, altri due mesi stavolta sveglio per un recupero immobile nel letto, le cure delle “mie” infermiere, talvolta le mie intemperanze, i miseri pasti con cibi molli, la corda vocale lesa con assenza di voce, i primi passi con il deambulatore prima e le stampelle poi e finalmente il ritorno a casa.

Terribile, si può pensare. Eppure, come dice Lucia, di tutto questo nel libro, una specie di diario di giorni resistenti, si racconta riuscendo anche a far sorridere e, in qualche spunto, anche a far letteralmente ridere. Così arriva la rinascita, mia e di tutti, la gente che torna in strada, il recupero del mio passato per credere nel presente, la ridefinizione di un futuro possibile perché mai abbandonarsi alla depressione, al cane nero. Riappropriarsi della vita, degli angoli della propria città, degli amici, delle proprie idee per un futuro da vivere e da partecipare. Ed ora? Comunque ricordare per non ripiombare. Ma cautela. Il tigre, la belva feroce non è domata.

La copertina del libro ( illustrazione di EA )

Un diario di giorni resistenti miei e di tutta la collettività che si sviluppa lungo un percorso che dura due anni per 191 pagine divise in 57 capitoli in prosa e 15 poesie passando dalle bellissima infermiere, fate in casacca blu, agli amici e a quell’amica che malauguratamente hanno risposto alla chiamata della Nera Signora, alla prima birra bevuta in via Calzolai, alla pubblicazione di un nuovo libro operaista ovvero dalla parte dei lavoratori (“Nelle fauci degl’Agnelli”) portato a Monticelli e a Bobbio, al confronto a Gragnano su inquinamento e logistica, alle ricadute e ai nuovi ricoveri per scoprire dopo un anno quel virus feroce effetto della permanenza in rianimazione ma che mi riporta tra le “mie” infermiere, tutte bellissime e carinissime perché attengono non solo alla cura fisica ma anche a quella dell’anima, da Lence a quella ragazzina tirocinante col caschetto che pare Cleopatra. Così s’arriva alla celebrazione dei 130 anni della Camera del Lavoro della mia Piacenza, la prima di tutto il BelPaese, alle passeggiate all’aria tersa di Cerignale, 750 metri s.l.m., alla cena in quella trattoria ricordo di Gaetano Lupi, socialista, assassinato dai fascisti in via Taverna un secolo fa. Già, via Taverna, quartiere storico, dove si trova l’ospedale cittadino, il Civile (contrapposto all’ex ospedale militare di via Palmerio). Quell’ospedale che qualcuno, per motivi prima di tutto ritengo elettorali vorrebbe abbattere e ricostruire fuori città, stabilendo il requiem per una struttura che oggi ha solo 29 anni destinando al degrado l’intero quartiere né più né meno come tante altre parti della città senza ottenere radicali miglioramenti della sanità locale e della capacità di risposta ai problemi dei cittadini.

Anima, illustrazione 3D by Fab [ nel libro dedicata agli amici e a quell’amica, Annamaria, che non ce l’hanno fatta ]

Ecco, di tutto questo si parlerà sabato, per la seconda volta (dopo mercoledì 25 gennaio) da Sonia, alla libreria Fahrenheit, in vetrina proponendo il libro, la firma autografa per chi già l’avesse acquistato, il tutto bevendo alle 17 una tisana e, dopo le 18, un bicchiere di vino magari con un buon biscotto d’accompagno. E, come dice Lucia, soprattutto ridendo e sorridendo alla vita. La Nera Signora, come dice un’illustrazione di Edoardo, per stavolta nel mio caso ha perso il treno, deve aspettare in sala d’attesa il prossimo convoglio che chissà quando partirà dalla stazione che per ora non c’è. Ritardo indefinito. Del resto tutto normale, probabilmente si tratta di un treno interregionale delle FS per pendolari: il ritardo é garantito con l’improvvisa cancellazione che incombe spesso. Sarà per un’altra occasione, tempo al tempo.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.