Sono passati 14 anni da quando “Vietato attraversare i binari. Servirsi del sottopassaggio“, il libro con i racconti in versi e in prosa di Claudio Arzani, cronache di viaggi sul treno toccato in sorte, è apparso negli scaffali delle librerie per poi essere portato in rap-presentazione nella provincia piacentina. Tra i commenti dell’autore, le analisi critiche di Fausto Chiesa, le letture di Tiziana Mezzadri prima ed Emanuela Schiaffonati poi, le musiche di Francesco Bonomini. Poi, come inevitabilmente succede, il velo dell’oblio fu steso su quelle parole, sui ricordi di viaggi, di sogni, di lotte civili e sociali. Inevitabile: semplicemente altre pubblicazioni seguirono, altre parole, altre presentazioni, altri luoghi, altri protagonisti, altre diverse storie non più vissute sui binari di una ferrovia, di un treno con la locomotiva lanciata verso l’arcobaleno.
Mercoledì 18 ottobre l’inatteso ritorno. Le parole delle poesie e dei racconti di Claudio, le musiche di Francesco, le magistrali interpretazioni di Dalila, lettora ufficiale del gruppo, hanno ancora una volta parlato di sociale, della bomba anarchica lanciata contro il potente e delle donne di Mortizza che, nascosta la mano bombarola sotto la larga gonna ricamata di fiori, applaudono. Inevitabilmente, sognando d’amore con i versi della leggenda di Aneis e Sorin in piazza del Campo a Siena e il loro amor negato che comunque come ogni amore non è mai vano. Del parroco di Roncaglia che gioca a carte in cooperativa e vince: del resto non gioca solo, bara quel parroco, gioca con Dio.
Serata dunque come sempre di qualità che il pubblico ha dimostrato di gradire acquistando il libro – nonostante gli anni passati ma sogni, fantasia, poesia non hanno età e tanto meno scadenza – prima del passaggio nella seconda sala della Scuola Azzurra di via Roma al 163 dove come di consueto l’associazione organizzatrice ha offerto un buffet di saluto ai presenti con un arrivederci al prossimo appuntamento. Per quanto ai protagonisti, Claudio, Dalila, Francesco, un rapido sguardo d’intesa tra un gruppo sempre più coeso: l’avventura non finisce qui, a breve il treno toccato in sorte con i suoi racconti in versi e in prosa, riprenderà il suo viaggio.