“I fiumi preferiti”, lirica di Nunzio Delpanno letta al reading ‘In compagnia di una poesia’ alla Scuola Azzurra in via Roma al 163 da Fabbrica&Nuvole

Nunzio mentre legge la poesia dal cellulare
Il Volturno segna la nostra nascita. 
Il Tevere racconta la città eterna. 
L' Arno bacia Firenze
E consacra il nostro idioma. 

Il Tagliamento
Con l'Isonzo e il Piave
Tramandano
Il nostro sacrifizio patrio. 

Il Padus
Nostro grande e lungo fiume
Raccoglie le nostre memorie
E ci fa Nazione. 

I fiumi che più amo
Sono quelli
Che portano
Novelle d'amore. 

Cosi il grande cuore
Di Papa Francesco
Che come fiume impetuoso
Tutto travolge e abbraccia. 

Il suo scorrere
Indica la meta
Smorza le divisioni
E ci affratella. 

Trascinati alla beata calma della foce
Sperdiamo i nostri affanni
Annullandoci
Nello sconfinato mare dell'eternità.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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