La notte, la città illuminata
d'argento, un gatto, pelo grigio,
attraversa la piazza,
si stende tranquillo sull'asfalto,
che bello il silenzio della notte.
Poco distante due militi,
spingono la carrozzina giù
dalle scale, l'ambulanza bardata
con croce rossa, lancia lampi
azzurrognoli, attende,
sportelli spalancati.
Parametri registrati allarmanti,
39.2 temperatura corporea,
saturazione 72, respiro
limitato, saluto della moglie,
abbraccio sconsigliato.
Una voce filtrata, soffocata,
dalla mascherina, dalla visiera,
dice "parti", all'autista
bardato, preoccupato,
si chiudono gli sportelli.
Il gatto, seccato, si alza,
si muove, lascia l'asfalto,
zampetta
verso la sicurezza, all'ombra
d'una pianta nel viale vicino.
Le foglie al lavoro, filtrano
l'aria carica di fumi,
restituiscono, nel limite
del possibile, ossigeno.
Vita. H2O.
L'ambulanza nel silenzio,
s'avvia. Sembrano migliorare.
I parametri.
Sui rami due passerotti
iniziano un dialogo amoroso,
allegri, canterini.
Il primo raggio di luce
s'allunga sulla rotonda,
un alito di vento
scuote la chioma delle piante.
Vita. H20.
17 giugno 2020, mercoledì, ore 10.40, 88 giorni "dopo" rientravo in casa, in carrozzella. Emozionato. Vivo.
Pubblicato da arzyncampo
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.
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