Giorno di mercato, gente di campagna,
tutta la piazza già affollata,
arrivano ancora altri contadini,
quando a sorpresa suona la campana.
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Sono le sedici, le sedici e trenta,
cinque minuti arriva l’aeroplano,
con la svastica in mostra sulle ali
a bassa quota sfiora i coppi rossi.
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Tutti col naso volto al cielo
ad ammirare il bombardiere,
certo a Guernica è solo di passaggio
nessuna traccia d’obiettivi militari.
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Ma il Fuhrer e quell’Italiano
hanno studiato nuove strategie
calar le bombe per la distruzione
mirando al cuore della stazione.
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Cinque minuti di scoppi e fumo
esce dalle nuvole un altro aeroplano,
ancora tedesco, ancora nazista,
lancia le bombe in pieno centro.
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Urla pianti disperazione
negata ai civili ogni via di fuga,
per oltre tre ore fuoco e distruzione
strage imprevista per oltre diecimila.
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Nessuno scampo, morta pietà,
non sono risparmiate case isolate,
gli incursori agiscono con scienza,
certo ne è morta la coscienza.
. Pubblicando, domenica 27 gennaio, in occasione della giornata della memoria dell’eccidio consumato dai nazisti nei confronti degli ebrei, i versi “In Loro memoria” di Gianni Langmann, un lettore osservava che bisognava invece ricordare i “poveri” tedeschi morti sotto le bombe alleate. . Contemporaneamente un amico, otorongo, si chiedeva se vale ancora la pena, se ha ancora un senso ricordare i mostri del passato quando oggi in mille angoli del mondo l’uomo si macchia di crimini contro altri uomini limitandone la libertà o addirittura il diritto alla vita. . Quanto al primo vorrei ricordare che furono proprio i nazisti, durante la guerra civile spagnola, a sperimentare il metodo del bombardamento di obiettivi civili e Guernica ne fu un tragico esempio; lo stesso metodo proseguì poi con le V2 lanciate su Londra con l’intenzione dichiarata di, semplicemente, “colpire nel mucchio” per fiaccare la resistenza degli inglesi. . Così nasce questa poesia, dedicata a Guernica completamente rasa al suolo in quell’aprile del 1937 insieme ai suoi diecimila abitanti civili. . Una poesia dedicata agli orrori di tutte le guerre. . Appunto: contro tutte le guerre .
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Nel merito,riporto un aforismo
di Anna Frank :
“La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”.
Cordialità, Gianni Langmann
sono contento di aver visto la mia opera ” fuga dall’incubo ” in questo blog.