“E se a Natale non avessimo nulla”, riflessione di Claudio Rancati

Olio su tela di Emilio Longoni

Con il natale alle porte, immaginate.
Immaginate di non possedere nulla di ciò che avete: case, automobili, vestiti, lavoro… tutto, niente.
A rinunciare alle proprietà c’è da sentirsi nudi, non è vero?
Tuttavia il possesso non toglie la possibilità di disporre di usufruire di questi beni. Si può abitare in una casa senza possederla, così come guidare un automobile senza esserne il proprietario.
Dove voglio arrivare? Se i beni fossero di chi li usa, e non di chi li ha, sarebbero più equamente distribuiti alla collettività. Nessun individuo, o ben pochi, rimarrebbero abbandonati a loro stessi e allora sì che sarebbe un buon natale.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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