Alba d’un nuovo tempo (nel limbo azzurrognolo ove spettri ed anime perse brindano al nuovo anno), lirica di Claudio Arzani

Suonava a morto la campana della torre

momento errato, occasione non garantita

niente altro che pia illusione

suonata a morto campana della torre

.

Un tocco, due tocchi, rimbalza, rimbomba,

sospeso il lavoro, appoggia la vanga

il contadino nel campo sospira

quel suono ricorda rimpianti, dolori

.

Suonava a morto campana della torre

del tutto assente la giusta condizione

sbagliato il momento, divise le strade

son forse cent’anni che tace l’antica campana

.

Suonava a morte  campana della torre

nessuna occasione, nessuna condizione,

ma forse non fu solo il  fato avverso,

invero ciascuno fu aiutante del destino

.

Troppa emozione, occorreva più riflessione

ma dal tempo clemente polvere e saggezza

sale le scale della torre quel contadino

avvolge d’ovatta pesante batacchio

.

Bando all’indugio,  sulla torre ora tace la campana

sepolto il passato, s’affaccia nuovo tempo

nella pianura soffia dolce il vento,

sembra accarezzi le distese d’erba

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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