Oggi e domani a Piacenza: bentornati, compagni Alpini

Agosto 1974, Cervino, metri 2400: sulla destra il Caporale Claudio
1973, Cuneo: due burbe alla fine del C.A.R., per me era in attesa la tradotta per Aosta
Piacenza: l’adunata del 1983
Piacenza, 1983: viva l’Italia, viva gli Alpini
Piacenza 1983: mulo amore mio, mai mai mai ti potrò scordar
Senti che puzza là nella via, certo è passata la fanteria
L’artiglieria che è nostra sorella, senza la penna è buffa anche quella
Punta picozza chiodi, penna e scarpon questa è la canzone, la canzone di noi alpin
Quando arriviamo sull’altopiano, tutte le donne … ci prendono per mano
E Celestina in cameretta che ricama rose e fiori. E vien da basso o Celestina ch’è rivà il tuo primo amore. Dove sei stato mio bell’alpino che ti g’ha cambià colore. L’è stata l’aria dell’Ortigara che mi g’ha cambià colore.I tuoi colori ritorneranno questa sera a far l’amore.
Oi barbiera bella
barbiera bella
la barba se mi
la barba se mi vuoi far.

Mi la barba la ti
faì ma g’ho
paura mi g’ho
paura del mio marì.


Tuo marito l’è in Fran…
l’è in Francia colà
speranza non ha
speranza di non ritornar.

Che ritorni, che no
ritorni che no
la barba ti vò
la barba ti voglio far.

La tua barba l’è riccia
e bella, l’è riccia
e bella, l’è riccia
e bella, la fa innamorar.
El muro bianco, drìo de la to casa
ti te saltavi come un oseleto,
Joska la rossa, pèle de bombasa,
tutte le sere prima de ‘nà in leto.
Te stavi lì, con le to scarpe rote
Te ne vardavi drio da j’ oci mori
E te balavi alegra tuta note
E i baldi alpini te cantava i cori. Oh.


Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Balla con mi! Oh.

Ti te portavi el sole ogni matina,
e de j’ alpini te geri la morosa,
sorela, mama, boca canterina,
oci del sol, meravigliosa rosa.
Xe canto e tanto nù, ca te zerchèmo,
Joska la rossa, amor, rosa spanìa.
Ma dove sito andà? Ma dove andemo?
Semo ramenghi. O morti. E così sia. Oh.

Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Balla con mi! Oh.


Busa con crose. Sarà stai putèi?
La par ‘na bara e invece zè ‘ na cuna.
E dentro dorme tuti i to fradei,
fermi, impalà, co i oci ne la luna.

Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fin che la dura, oh.
Joska, Joska, Joska,
salta la mura! Fermate là: oh…

Fermate là.
Fermate là.
Fermate là.
In alto la penna, ecco gli alpini

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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