Il 1° maggio 1947 la ricorrenza venne funestata dall’eccidio di Portella della Ginestra (PA), nella quale la banda criminale di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone quattordici (di cui undici sul momento) e ferendone una cinquantina. Nei giorni successivi fu seguita da assalti a sedi dei partiti di sinistra e delle camere del lavoro della zona. Alcune fonti sostengono che tale sparatoria sarebbe stata organizzata dai servizi segreti statunitensi, con lo scopo di veicolare le elezioni, che avrebbero potuto portare al governo il neo gruppo socialista, inviso agli USA. A questo va aggiunta la volontà dei poteri mafiosi e dell’indipendentismo siciliano e delle forze reazionarie di mantenere i vecchi equilibri nel nuovo quadro politico e istituzionale nato dopo la seconda guerra mondiale. Nonostante non siano mai stati individuati i mandanti, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani, appunto con l’aiuto di alcune frange statunitensi, interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra.