Francesca, centralinista, lavorava nella squadra del 118, a Piacenza. Poi, quando il 118 se n’è andato trasferito a Parma per motivi di ‘razionalizzazione’ e ‘risparmio’ (sperando che il tutto non si traducesse in ‘minor servizio’) è rimasta impegnandosi nel Centralino Unico Aziendale in particolare però affiancandosi agli infermieri rimasti per l’organizzazione del Centro Unico Trasporti per organizzare sia i trasferimenti di pazienti sia il complesso delle ambulanze.
Personalmente l’ho conosciuta all’incirca 15 anni fa. Tra i diversi miei compiti da Direttore di fresca nomina, c’era l’organizzazione del personale di centralino e delle funzioni a questi ricondotte. Non potrò mai dimenticarla: nella definizione dei pagamenti per straordinari di fine anno (in particolare Natale e Santo Stefano) i conti erano sbagliati, ne avevo pagati troppi e lei rimase tagliata fuori.
Non era certo contenta ma accettò le mie scuse, letteralmente ‘graziandomi’. Non è facile fare il direttore. Occorre sempre attenzione perché, in qualche modo, gestisci le vicende e i diritti di altri e qualunque disattenzione può creare ingiustizia. E, a me, capitò di sbagliare proprio con lei.
In ogni caso Francesca, che forse semplicemente aveva capito le difficoltà di quei miei primi passi da Direttore, non ha mancato di invitarmi alla festa per il suo ultimo giorno di lavoro, ieri 13 luglio 2018: forse, spero, negli anni successivi, a quell’errore ho rimediato. Quindi: buon tempo a te, carissima collega, per la tua nuova vita a tempo pieno con la tua famiglia.