Un’interessante mostra, a Palazzo Farnese, di ‘scatti fotografici’ di piacentini che illustrano le valli, le genti, i paesi, i mestieri contadini che sopravvivono ai tempi moderni. Ancora, naturalmente, la città con la sua piazza, i fasti dei Farnese, i cavalli, i suoi tetti visti dall’alto.
Una mostra che, secondo qualche commentatore, evidenzierebbe di come “nella sostanza Piacenza sia sostanzialmente capitale della cultura” nonostante la recente trombatura da parte del ministero che, per il 2019, ha preferito e scelto la vicina Parma. Del resto, che dire? Pretendersi guida della cultura nazionale sembra oggettivamente un pò velleitario e non bastano le immagini immortalate di una natura che non abbiamo certo plasmato noi umani, come non basta certo un’estemporanea mostra con le opere del Guercino che ha ‘illuminato’ il 2017. Insomma, bellezze in mostra che è splendido ammirare, ma non esageriamo: di posti belli è pieno il BelPaese per non parlare del mondo intero. La cultura è qualcosa di ben più complesso.
Senza nulla togliere ai protagonisti delle immagini immortalate che sicuramente con i loro scatti hanno anche fatto cultura, soprattutto quando hanno saputo ‘far parlare’, trasformare in messaggio l’istantanea scattata. Merito loro, organizzati in comitato, non certo della città nel suo complesso e dell’Amministrazione Comunale che, al massimo, concede via patrocinio l’uso gratuito delle stanze ma che non si evidenzia presente in fase di promozione di queste iniziative e soprattutto dell’ essere fotografo, produttore d’arte.
Insomma, iniziativa in autogestione da parte del Comitato ‘Piacenza e le sue Valli‘ costituito dai fotografi che si sono conosciuti attraverso i social come ad esempio il gruppo in facebook, promosso dall’amico Claudio Rancati, “Fotografi per Piacenza“. A presiedere il Comitato Anita Santelli, grafica pubblicitaria, che si è avvalsa della collaborazione in particolare proprio di Rancati e di Giacomo Turco. Gli altri fotografi con le opere in esposizione sono: Fabio Rotondale, Fausto Bessi, Gian Francesco Tiramani, Giovanni Cordera, Graziella Marincola, Luigi Ziotti, Mario Cadeddu, Mario Carminati, Mirco Bruzzone, Renzo Oroboncoidi, Roberto Salini, Sergio Azzaretti, Sergio Efosi. Purtroppo con il sopraggiungere della sera la mostra chiude e, per ammirare le tante immagini delle nostre stupende valli non resta che ‘navigare’ in internet cercando le pagine dei fotografi protagonisti oppure, naturalmente, attendere la prossima mostra possibilmente visitandola prima dell’ultimo giorno d’apertura.
Ultimo appunto, l’aver ammirato l’originale collezione di cartoline antiche raccolte da Paolo Morlacchini, Salvatore Battini, Stefano Beretta e Walter Bosi e, anche in questo caso, l’invito è quello di navigare nei social che, se talvolta fanno danni, per fortuna in qualche caso lasciano posto all’arte.