Siamo sinceri, ci sono momenti che emozionano nè più nè meno come fossimo bambini. Vedere il proprio libro esposto sullo scaffale della libreria Coop al Gotico, l’IperCoop di Piacenza è sicuramente uno di quei momenti. Senza commenti. Grazie ad un’amica che, all’insegna del motto che i libri degli amici si acquistano e si pagano, in libreria lo ha cercato spingendo Fortuna, una delle libraie (già compagna di classe di Fabrizio, mio figlio), a cercarmi sul cellulare per sapere come fare ad averne qualche copia.
“Scendea fischiando feroce sorella morte – Poesie e note di guerra 1937 1945“, scritto con l’amico Fausto Chiesa, arricchito dalle illustrazioni di Edoardo, con il contributo di Carmelo Sciasca e del Sindaco di Gropparello Claudio Ghittoni, stampato a marzo per i tipi di Scritture edizioni (dell’amico Eugenio Gazzola) in un numero ridottissimo di copie (100 in prima tiratura, 50 in seconda) e come tale per decisione comune escluso dal circuito delle librerie, destinato alla vendita diretta nelle rap-presentazioni appositamente organizzate.
Entrarci (in libreria) di forza, su richiesta, risulta soddisfazione impareggiabile. Trovare lo stesso libro in esposizione fa bene al cuore e ai tanti sacrifici legati alla presenza nel dorato mondo della letteratura.
Se poi lo si vende, bene. Altrimenti l’importante è immaginare quanti lo hanno visto (è esposto da due settimane), quanti lo vedranno, quanti anche solo lo guarderanno con curiosità percependo il messaggio di fondo: mai più guerre.