“Lager”, lirica per non dimenticare, scritta da una ragazzina in Trieste nel 1994 (dal blog ‘I gufi narranti’)

Bergen-Belsen, cncentration camp

Uno sguardo vuoto che guarda quel camino,
quel fumo che esce e che hai già visto uscire
è il corpo di un bambino.
Tu lo sai ma cosa puoi fare,
è tanto se hai la forza per poter camminare.
Non hai più un nome, sei senza capelli,
i giorni a casa tua quelli si erano belli.
Ora dentro al lager non ti resta che aspettare
silenzioso spento senza mai pensare
Questa a Belsen è la legge primaria,
se cominci a pensare sentirai mancarti l’ aria
l’odore acre, pungente e forte
è semplicemente quello della morte.
Ci son monti di cadaveri vicino ai tuoi piedi,
tu passi a testa bassa li senti, non li vedi.
Sono stati uccisi molto barbaramente,
ma non solo loro, migliaia di altra gente
Tu in silenzio giochi con la sorte,
purtroppo se perdi ti toccherà la morte

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.