“La strana morte del signor Merello”, romanzo di Nadia Morbelli, Giunti editore

Nadia Morbelli è nata a Genova e, questo, s’assapora. In questo che potremmo innanzitutto definire un giallo … culinario. Non che qualcuno abbia rubato nel frigorifero ma semplicemente perché nel mentre l’indagine sulla morte per avvelenamento da funghi procede, la protagonista spesso si abbandona a pause al desco, in casa, in trattoria, da amici. Pranzi, cene, fuori orario che vengono descritti per cui a chi capitasse una gita genovese può utilizzare il libri come guida alla tavola. Altra curiosità: viene citata la piacentina Val Tidone nel nome del buon vino e qui si stupisce, essendo più agevole passare dalla sponda ligure alle terre della Val Trebbia che, quanto a buon vino, non delude. Infine il romanzo in sè dove Nadia non si lascia convincere della casualità della morte del Merello anche a causa della scomparsa d’un quadro d’arte di notevole valore. 223 pagine in verità un pò troppo ‘lineari’, senza clamorosi colpi di scena ma che comunque si leggono con facilità e, se la ‘linearità’ in fondo è elemento comune a molti gialli, non è detto che lo scorrere leggero della lettura sia altrettanto comune agli stessi gialli. Quindi, buona lettura.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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