“Idillio”, “La donna zafferano”, “Crenaia, la ninfa”, “Tristano e Isotta”, omaggio all’arte di Frederic Leighton, pittore preraffeaellita

Idillio, olio su tela di Sir Frederic Leighton

Sir Frederic Leighton (1830 – 1896) è stato uno scultore e pittore inglese all’epoca dei preraffaelliti. Le sue opere a soggetto storico, biblico e mitologico sono tra gli esempi più raffinati di arte vittoriana.

Studiò all’University College School di Londra, prima di partire per l’Europa continentale in viaggio di studio. Tra i suoi maestri giovanili, Giovanni Costa presso cui, a Firenze, venne introdotto all’Accademia di Belle Arti.

Flaming June, La donna zafferano, olio su tela di Frederic Leighton

Durante la maturità, visse ed operò prima a Parigi (dal 1855 al 1859) e poi a Londra (dal 1860 fino alla morte). Tra i pittori che conobbe in vita e che influenzarono la sua arte, Ingres, Delacroix, Corot e Jean-François Millet. A Londra, dopo essere entrato a far parte dei preraffaelliti, progettò la tomba di Elizabeth Browning, moglie del poeta Robert Browning; il suo dipinto Flaming June, inizialmente non adeguatamente apprezzato e solo nel 1963 venduto ad un prezzo di appena 1000 £ ad un collezionista per finire a Puerto Rico nel museo de Arte de Ponce, viene da molti considerato, per forma, colori e iconografia, quale emblema del movimento dei Preraffaelliti.

Crenaia, la ninfa del torrente Dargle, olio su tela di Frederic Leighton

Venne nominato cavaliere a Windsor nel 1878, baronetto nel 1886 e infine barone nel 1896. Morì nel 1896 senza eredi, un giorno dopo l’ufficializzazione della sua carica: la sua casa a Holland Park è ora il Leighton House Museum e ospita una vasta selezione tra disegni e dipinti.

Tristano e Isotta, olio su tela di Frederic Leighton

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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