“I garbati maneggi delle signorine Devoto”, romanzo di Renzo Bistolfi, TEA edizioni

Vivono nella Via Privata Vassallo, a Sestri Ponente, dove il tempo passa lentamente: sono le signorine Devoto, Santa, Mariannin e Siria. Ormai non più giovani, legate al loro mondo antico nel quale innanzitutto si rispettano le tradizioni del buon tempo andato che, per loro, in realtà resta il presente e sicuramente resterà tale anche nel futuro prossimo venturo che le aspetta.. Regine di un regno soffuso, nel quale i clamori del mondo arrivano a malapena, hanno un incontestabile principio comune: le persone si dividono in due categorie, quelle per bene, rispettabili, cristiane e all’antica, e quelle poco raccomandabili, cioè tutte le altre. Ovviamente da evitare. Ma ecco improvvisamente entrare nella loro quotidianità la notizia che qualcuno sta cercando di sovvertire l’ordine della via. Ai tanti anziani, in difficoltà con l’incrementarsi del costo della vita e il contestuale impoverimento dei risparmi, viene proposta la vendita della propria casa a prezzi solo apparentemente di favore e, in qualche caso, decisamente in condizioni di sciacallaggio quando l’anziano si trova con l’acqua alla gola. Ma non basta. Per chi non cede ai canti delle sirene immobiliaristiche arrivano pressioni, minacce, l’ombra lunga del crimine. Che sta succedendo? Dove é sparita la loro più cara amica? Bene, qualcosa di losco ammorba l’aria e allora loro, le tre signorine avanti con gli anni, sono proprio loro ad ergersi a difesa della tranquillità della via. Insomma una bella storia delicata, nostalgia di tempi andati, di anni cinquanta,. di un’Italia che il boom economico stava cambiando. In parte in meglio, in parte lasciando spazio a brutti soggetti, quelli delle mani sulla città, dell’affarismo, della speculazione. Che, per fortuna, non sempre vincono. Quantomeno nelle favole a lieto fine, come questo romanzo di Renzo Bistolfi, genovese emigrato a Milano ma pur sempre legato alla terra natia, ai suoi valori, alle sue atmosfere.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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